De Pascale a Meloni: «Abbiamo detto sì al rigassificatore, ora l’Italia ci aiuti»

La presidente del Consiglio ha visitato i luoghi colpiti dall’alluvione e il presidente della Provincia le ha presentato le richieste del territorio: ogni pompa e idrovora disponibile per spostare le acque, indennizzi veloci e trasparenti. La provincia sommersa da 800 milioni di metri cubi dai fiumi

Prefettura

L’incontro in prefettura a Ravenna con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Inviare a Ravenna ogni idrovora e ogni pompa a disposizione, spiegare ai cittadini alluvionati come verranno indennizzati, autorizzare la ricostruzione con la stessa velocità che si è vista per l’approvazione del rigassificatore. È la sintesi delle richieste che Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, ha rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita nei luoghi della Romagna colpiti dalle esondazioni dei fiumi. «Abbiamo apprezzato la modalità sobria della sua visita per poi confrontarci sull’operatività».

De Pascale ha fornito un numero che può fotografare la portata di cosa ha fronteggiato e ancora sta fronteggiando la città di Ravenna: «Sono usciti 800 milioni di metri cubi d’acqua dai fiumi e si sono riversati con violenza nel territorio della provincia di Ravenna verso il mare. In questi giorni si è giocata la sfida di fermare le acque che hanno invaso le nostre campagne e marciavano veloci verso la città».

Ma la lotta continua: «Il nostro territorio le chiede innanzitutto di fornirci ogni idrovora ed ogni pompa a disposizione perché in questo momento stiamo continuando a combattere contro le acque che scendono e poi dovremo bonificare i ristagni».

Tanti i danni subiti da cittadini e imprese: «Abbiamo bisogno da subito di mandare un messaggio chiaro su come verranno indennizzati con procedure celeri e trasparenti, per noi sono fondamentali sia la velocità che la legalità».

Bisognerà ricostruire. De Pascale si aspetta che questo si faccia con velocità. E usa un termine di paragone recente: «Il Paese ci ha chiesto pochi mesi fa di realizzare uno dei due rigassificatori per fronteggiare l’emergenza energetica, il Comune di Ravenna e la Regione Emilia-Romagna in 120 giorni ne hanno autorizzato la realizzazione. L’Italia aveva bisogno di noi e ci siamo stati, ora siamo noi ad avere bisogno e chiediamo al Paese di fare lo stesso nello stesso tempo».

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