Lo conferma il vicesindaco Fusignani dopo un’interrogazione del consigliere Ancisi
A sollevare il problema a inizio settembre il consigliere comunale di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, che sottolineava come la targa obbligatoria (336/1230) finita a terra segnalava la presenza appunto «di alcol metilico, cioè metanolo, non solo altamente infiammabile, ma anche tossico».
La conferma arriva ora dal vicesindaco Eugenio Fusignani, rispondendo all’interrogazione dello stesso Ancisi: la società proprietaria del mezzo ha comunicato infatti al Comune la fuoriuscita di circa 560 litri di alcol metilico. «La società -anticipava anche i lavori di messa in sicurezza di completamento che sarebbero stati svolti nei giorni successivi, che constano essere esattamente: rimozione della parte superficiale di terreno mediante escavatore; realizzazione di una serie di buche (trincee) in corrispondenza delle aree di sversamento dei liquidi, per valutare l’eventuale inquinamento della matrice terreno; analisi di caratterizzazione dei rifiuti, terreni; copertura delle aree di scavo e di ripristino con telo in Hdpe. Sentita Arpae, venivano confermate le operazioni, tuttora in corso, di messa in sicurezza e bonifica del sito, sotto il controllo della predetta Agenzia».