Scene troppo forti: rimossi i quadri anti Putin della pittrice ucraina: «Vergogna»

Tolte dopo due giorni le opere di Valeriya Pershyna al circolo Portoncino. «Vogliamo stare tranquilli»

Al centro sociale Il Portoncino di Ravenna sono stati censurati i quadri di una pittrice ucraina perché considerati troppo “urticanti”. Si tratta di una serie di opere che denunciano l’aggressione russa in Ucraina, tra cui anche una in cui Putin viene ucciso da una donna con una coltellata.

Valeria PerscinaL’autrice si chiama Valeriya Pershyna, da anni residente a Ravenna. Sui social ha espresso la propria rabbia: «Vergognoso! I miei quadri che parlano dell’aggressione putiniana sono stati tolti dal muro. Hanno detto che non vogliono la politica e vogliono stare tranquilli! Altre armi non ne ho, continuerò a “combattere” con la mia arte».

I quadri sono rimasti nel centro sociale appena due giorni. Dall’associazione “Ravenna incontra l’arte”, che aveva organizzato la mostra, fanno sapere sul Carlino Ravenna in edicola oggi (7 ottobre) che i temi trattati avrebbero urtato la sensibilità dei soci del circolo: «L’associazione non vuole conflitti al suo interno».

«Quali quadri credevano che dipingessi? – replica la stessa Valeriya Pershyna, intervistata dal Carlino – Cosa pensano che abbia davanti agli occhi un’ucraina in questo momento? L’arte deve mordere, graffiare. Chi dipinge non lo fa perché gli altri si sentano rassicurati. Io non comincerò a ritrarre fiori solo perché il racconto della guerra urta la sensibilità di qualcuno».

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