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    Categoria: società

Dibattiti, spettacoli, proiezioni a scuola, in carcere, al cinema: guerra all’azzardo

La lotta contro il gioco avviata nel 2012 dal Comune approda a un programma di eventi e iniziative in vari ambiti sociali e culturali

La battaglia del Comune di Ravenna per contrastare il gioco d’azzardo, lanciata dal sindaco Fabrizio Matteucci nel 2012, si potenzia anche grazie a una rete di associazioni, soggetti culturali e di esperti della materia in ambito psicologico. Questa alleanza approda ad un programma di interventi in vari ambiti: dalla scuola alle carceri, dal teatro al cinema, dalla sociologia alla psicologia.

L’assessorato alle Politiche sociali sta portando avanti gli interventi in armonia con la Campagna nazionale di comunicazione “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d’azzardo promossa da Legautonomie – Associazione autonomie locali, alla quale ha aderito, così come ha fatto propria la campagna della Regione che attraverso l’applicazione del logo “Slot free” che differenzia i locali pubblici che lo affiggono da quelli che ospitano macchine per il gioco. A tutt’oggi è il bar Guidarello di via Pasolini, 21 il primo esercizio pubblico della città che ha richiesto, applicandolo nella vetrina, il logo.

Gli interventi che prenderanno il via a breve riguardano il laboratorio cinematografico per la formazione di una decina di studenti del Liceo Artistico di età compresa fra i 15 e i 18 anni. Nelle 50 ore di formazione condotte dal regista Fabrizio Varesco i ragazzi del liceo Artistico apprenderanno le nozioni teoriche e pratiche che consentiranno loro di lavorare sul tema del gioco d’azzardo e di darne continuità fino a coinvolgere i compagni di scuola.

Riguarda sempre il mondo degli adolescenti, il progetto che verrà portato avanti dal Gruppo dello zuccherificio nelle scuole superiori. Si tratta di una serie di incontri informativi incentrati sulle conseguenze derivanti dalla dipendenza dal gioco. Gli incontri sono già iniziati al Liceo Classico e a breve verranno riproposti all’Istituto Callegari.

Ha invece la valenza di indagine dal titolo “È veramente solo un gioco?” il progetto a cura di Gianni Savron, Silvana Maria Tammaro, Daniela Capitanucci, Angela Briganzoli, Ganna Ukrayinets teso a conoscere, attraverso la somministrazione di un questionario, le abitudini e la prevalenza del gioco d’azzardo negli studenti di alcune scuole superiori della provincia, tra cui il Liceo Artistico, la Olivetti-Callegari, l’Istituto per Geometri a Ravenna e l’Istituto Sociopedagogico e l’Istituto per Geometri e Ragionieri di Lugo. Il progetto è sostenuto oltre che dal Comune, dalle associazioni Alea, And e Polo S.Teresa; l’esito dell’indagine fornirà indicazioni importanti per una campagna informativa e di prevenzione sul gioco d’azzardo.

Inoltre, le classi di quinta elementare della scuola “Torre” e la terza media della “Don Minzoni” saranno coinvolte dal progetto “Di gioco in gioco” a cura delle associazioni Lucertola ludens, Psicologia urbana creativa e Alea. Gli alunni saranno protagonisti di giochi finalizzati ad aumentare la consapevolezza del fattore casualità.

Si rivolge al mondo delle donne giocatrici, la ricerca sotto un ottica di genere condotta dalla psicologa Barbara Gnisci attraverso interviste e testimonianze di donne dipendenti dal gioco ospitate in strutture che ad altre che ne sono uscite.

Attraverso quattro incontri pubblici organizzati dal Gruppo dello Zuccherificio per la prossima primavera in luoghi di aggregazione per anziani, giovani, donne e stranieri da esperti verrà data la corretta informazione sul fenomeno contribuendo così ad aumentare la consapevolezza dei rischi e delle conseguenze del gioco d’azzardo.

Alcuni di questi eventi sono inseriti nella rassegna dal titolo “Per non morire di gioco d’azzardo” che si svolgerà dall’11 al 14 febbraio (calendario in pdf scaricabile dal link in fondo alla pagina, programma definitivo illustrato nella conferenza stampa indetta da Ravenna Teatro per il 6 febbraio in municipio). Nella rassegna la messa in scena del nuovo spettacolo “Il giocatore” del Teatro delle Albe, le proiezioni di documentari, conferenze-spettacolo e dibattiti con giornalisti, psicologi, esperti.