Vai al lavoro in bici? Meriti un permesso E il menù è a emissioni zero

Una giornata alla scoperta delle buone prassi di alcune aziende ravennati, dalla clinica Domus Nova al campeggio di Marina Romea

Campeggio Marina RomeaVai al lavoro in bici? Meriti un premio: minuti di permesso retribuito. È questa la realtà per i dipendenti della clinica privata Domus Nova già da qualche anno, una di quelle buone prassi che le aziende possono mettere in pratica e di cui beneficiano non solo i lavoratori, ma anche tutti i cittadini. Basti dire che solo nel 2013, i 32 dipendenti che hanno aderito hanno percorso 13.222 km  facendo risparmiare all’ambiente ben 1.224,56 kg di CO2, compensabili con l’attività di 1.579,25 mq di foresta. Cinque le fasce previste: si arriva a un massimo di 12 minuti di permesso al giorno per chi dista oltre  i 2mila metri a  un minimo di 3 minuti a chi abita entro una fascia da 500 a mille metri.

Una buona prassi che distingue la Domus Nova dalle altre aziende e di cui sarà possibile scoprire i dettagli sabato 11 aprile durante la giornata organizzata dalla Provincia che prevede anche la visita al campeggio Villaggio del Sole a Marina Romea, struttura turistica selezionata  come modello europeo per le sue caratteristiche di rispetto verso l’ambiente e che ha aderito al progetto europeo, sostenuto dalla Regione, Ecorutour. Molti gli interventi in tema di rispetto ambientale apportati nel corso degli ultimi dieci anni, dalla raccolta differenziata all’innovativa “Clima card“ che consente l’uso gratuito dell’aria condizionata nei bungalow per un massimo di 10 ore al giorno, all’uso esclusivo di mezzi elettrici all’interno della struttura anche per i lavoratori, al risparmio energetico fino al “Menù …che non lascia impronta“, ovvero un menù certificato, grazie proprio al progetto della Regione, che calcola i costi energetici di ogni singola pietanza: dal trasporto degli ingredienti alla loro lavorazione fino allo smaltimento del rifiuto.

Progetti per cui ogni anno diverse scolaresche vanno in visita e per cui dalla Regione il campeggio (che fa parte della società Campeggi di proprietà di Arci Uisp, Endas, Acli, Aics e Capit e impiega in tutto una settantina di persone tra lavoratori diretti e indiretti) riceve qualche contributo. Ma il direttore Carlo Ravaioli ci assicura che la strada intrapresa già dieci anni fa autonomamente dalla struttura che sorge nel Parco del Delta ha portato benefici non solo ambientali: «Certo, all’inizio acquistare i mezzi elettrici è costato una fortuna ma poi abbiamo risparmiato moltissimo in benzina, e anche per esempio la Clima Card ci ha permesso di ridurre i consumi di aria condizionata». Insomma, il vantaggio, assicura Ravaioli, non è solo etico, ma anche economico. Il che non guasta. Accanto a questi aspetti ambientali, il campeggio si distingue inoltre per la totale fruibilità da parte di chi usa una sedia a rotelle (piscina inclusa) e, da quest’anno, diventerà anche una struttura adatta ad accogliere famiglie con figli autistici. Il personale a contatto con il pubblico sta infatti seguendo un corso di formazione apposito per garantire a queste persone l’accoglienza di cui hanno bisogno.

L’iniziativa dedicata alla Responsabilità Sociale d’Impresa con l’open day aziendale ha toccato anche il cantiere Kirecò, la Cmc e Sapir e proseguirà sabato 18 aprile nel territorio faentino.

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