Riscontrate irregolarità anche sui formaggi. Multa da 1.500 euro
Sono state sequestrate le partite di merce vendute con origine difforme e il titolare del negozio è stato denunciato per “frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari”. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore Cristina D’Aniello.
Nello stesso negozio sono state inoltre riscontrate irregolarità relative alla tracciabilità di diverse confezioni di formaggi (pecorino e caciocavallo) esposte al pubblico per la vendita del tutto prive di etichettatura e quindi non conformi alle normative vigenti. Al commerciante è stata notificata la sanzione amministrativa prevista per legge per un importo pari a euro 1.500 euro.
L’operazione segue quella compiuta il mese scorso in una società di commercio all’ingrosso e che aveva visto sequestrare scalogno francese commercializzato come italiano e pomodori marocchini commercializzati come olandesi con la denuncia all’Autorità giudiziaria del legale rappresentante e del responsabile del magazzino di lavorazione.