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    Categoria: società

Una petizione per chiedere la trascrizione dei matrimoni gay celebrati all’estero

Verrà presentata nel corso di una “Tavolata” in piazza XX Settembre ripresa dalle telecamere. «Serve solo l’amore per fare una famiglia»

Una petizione per chiedere al sindaco e al Comune di Ravenna di trascrivere nei registri dello stato civile i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. Una richiesta formale che verrà presentata da una serie di associazioni (oltre all’Arcigay Frida Byron ci hanno messo la faccia anche la Casa delle donne, l’Arci, il comitato in difesa della Costituzione, Femminile Maschile Plurale, l’Udi e l’Uaar) domenica 17 maggio nel corso della “Tavolata d’uguaglianza”. Si tratta dell’evento centrale dei 10 giorni di sensibilizzazione sul tema organizzati dal gruppo Diritti civili e Cittadinanza europea. Il 17 gennaio è la giornata internazionale contro omofobia e transfobia e Ravenna la celebra con la “tavolata” in piazza XX Settembre, in centro, dalle 12 alle 17. I partecipanti si riuniranno attorno a una tavola imbandita, come in un grande pranzo della domenica. «Sappiamo come si fa a essere una famiglia – scrivono gli organizzatori – e pretendiamo il diritto di costruirne una insieme alle persone che amiamo», naturalmente indipendentemente dal sesso. Chi vuole potrà preparare qualcosa da mangiare e venire a condividere «il piacere dell’uguaglianza» con parenti e amici. «Scopriremo – continua la nota degli organizzatori – che per fare una famiglia serve un solo ingrediente, neanche troppo segreto: l’amore». Per l’occasione è previsto anche uno spazio bimbi con animazioni, letture ad alta voce e prestito di albi illustrati della Biblioteca di Sofia.

Insieme a Roma, Ravenna sarà l’unica città d’Italia in cui viene organizzata una Tavola d’uguaglianza e per questo sarà presente una troupe cinematrografica che riprenderà l’evento per farne poi un trailer promozionale per altre “Tavolate”.

L’evento di domenica sarà poi preceduto e seguito da altri incontri: giovedì 14 maggio al centro Quake alle 19,30 apericena e alle 21 proiezione del docufilm “Ci chiamano diversi” di Vincenzo Monaco; venerdì 15 maggio alla Casa delle donne alle ore 20,30 presentazione del libro di Silvia Manzani “Figli dello stesso sesso, abbattere le barriere educative nei confronti delle famiglie omosessuali” (edizioni Fernandel); mercoledì 20 dalle 19,30 alla Casa delle donne aperitivo e incontro con Arianna Petilli su “I pregiudizi dell’amore omosessuale all’interno delle coppie gay e lesbiche: come le influenzano e come è possibile affrontarli”; giovedì 21 maggio ore 19,30 al centro Quake alle 19,30 apericena e alle 21 proiezione del docufilm “Due volte genitori” di Claudio Cipelletti; domenica 24 maggio al circolo Arci Dock 61 dalle ore 18,30 aperitivo “Same Love Same Rights!”.