Dal 2013 uno sportello di supporto gratuito. Il preside: «Paura di non sentirsi accettati e del futuro, ansia per i ritmi della scuola»
Anche per questo è nata inoltre l’idea, sempre nel liceo scientifico, di promuovere una serie di attività pomeridiane di autogestione, dal cineforum a un corso per creare siti web alla didattica peer-to-peer dove gli studenti più bravi aiutano quelli più in difficoltà «nella speranza – spiega il preside – che si crei un legame positivo tra gli studenti e che gli stessi vedano nella scuola anche un’occasione di aggregazione positiva al di fuori delle lezioni».
Quanto allo sportello psicologico (gratuito per lo studente), chi ne sente il bisogno può autonomamente prendere appuntamento contattando il numero telefonico pubblicato sul sito dell’Istituto; con la necessità, per i minorenni, del consenso firmato da entrambi i genitori. «La relazione sull’attività svolta che ho chiesto alla psicologa – ci racconta Dradi – ha evidenziato come i problemi esposti dai ragazzi abbiano riguardato principalmente la relazione con i compagni, il fatto di non sentirsi accettati, il problema della percezione del proprio valore, la difficoltà di gestire l’ansia per i ritmi della scuola, e anche, per i più grandi, una certa paura del futuro, ad esempio la paura di fare le scelte sbagliate».
In caso di particolari difficoltà degli studenti, assieme alle famiglie si opera un riorientamento verso altri indirizzi di studio: «Normalmente ciò avviene durante il primo anno; peraltro non sempre le famiglie condividono il nostro consiglio. Inoltre ho rilevato che spesso, la difficoltà degli studenti di sostenere la fatica dello studio si accompagna ad atteggiamenti dei genitori che tendono a “giustificare” i figli anziché sostenere ciò che la scuola cerca di insegnare: l’etica dello studio, come espressione dell’impegno e della serietà che si deve acquisire nel percorso scolastico, risorsa utile anche per il proprio futuro lavorativo».