Raddoppio Esp, per Ancisi mancano le misure che compensano l’aumento del traffico

Nell’elenco del capogruppo c’è un collegamento stradale, una ciclabile e l’allargamento della rotonda: «Impatto molto forte per San Marco e Borgo Montone, i due paesi più vicini al centro commerciale»

IMG 0925Mancano le opere compensative che erano state messe previsti dal Piano Urbanistico Attuativo dell’Esp. A sostenerlo è Alvaro Ancisi capogruppo di LpRa che ricorda come San Marco e Borgo Montone, i due paesi più vicini all’Esp, subiscano «nuove ondate di traffico». Ancisi contesta in particolare la mancanza di tre opere.  Ancisi presenta l’elenco in un’interrogazione al sindaco Michele De Pascale.

La prima è il collegamento stradale diretto tra San Marco e il nuovo ingresso all’Esp: «E’ l’opera più importante essendo la parte mancante di una specie di “semi-circonvallazione” del centro commerciale e di Borgo Montone, finora realizzata solo dalla parte della Classicana. Sgraverebbe il traffico tra San Marco e Borgo Montone sulla via Fiume Abbandonato, da sempre molto problematico in entrambe le direzioni. Contesto all’amministrazione comunale di non averla inserita nella convenzione del primo stralcio attuativo del comparto. Di conseguenza, essendo scaduto il Piano Operativo Comunale 2010-2015, da cui è derivato il Pua in questione, non si sa più se il collegamento sarà fatto, con quali tempi e a quale prezzo urbanistico per la comunità ravennate».

In secondo luogo non c’è ancora traccia del collegamento ciclo-pedonale tra l’Esp e Borgo Montone sulla via Fiume Abbandonato: «Il pretesto per la mancata realizzazione dell’opera è il ricorso al Tar della proprietà dell’area interessata. Sta di fatto che la proprietà dell’Esp non ha ancora predisposto il progetto, necessario per attivare la procedura di esproprio. L’amministrazione comunale, colpevole di non aver inserito la pista ciclo-pedonale tra le opere da compiere prima dell’apertura del nuovo Esp, si è finora limitata a qualche sollecito».

Infine non è stata allargata la rotonda dell’Esp con una corsia preferenziale verso Borgo Montone:  «Il Comune ha ritenuto non più necessaria quest’opera, senza che, successivamente all’approvazione del Pua e alla sottoscrizione della relativa convenzione, sia intervenuta, a sua giustificazione, alcuna modifica dello stato preesistente. In cambio, coi fondi ad essa destinati, la proprietà dell’Esp eseguirebbe opere di protezione acustica e barriere stradali di sicurezza delle aree e della viabilità di raccordo tra la rotonda Esp stessa e la Classicana, nonché una ripavimentazione della via Einstein su cui passano i veicoli per il carico e scarico merci: opere sicuramente indispensabili, ma che il Comune avrebbe dovuto inserire tra le condizioni imposte per l’ampliamento dell’sp. Contesto la legittimità di questa specie di suk urbanistico, convinto che le disposizioni dettate dagli strumenti urbanistici vigenti non possano essere cancellate con un permesso di costruzione»

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