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    Categoria: società

Il ladro ha la maglia dell’Inter e i carabinieri lo riconoscono

Furto in lavanderia: nelle telecamere si vede la divisa e i militari trovano il bottino a casa di un 31enne noto per il tifo nerazzurro

Il tifo per l’Inter è stato il tallone d’Achille che gli ha portato una denuncia per furto e ricettazione. La maglietta nerazzurra con il 23 di Andrea Ranocchia, visibile sulle spalle di uno dei due uomini inquadrati dalle telecamere di videosorveglianza in strada a Faenza nei pressi di una lavanderia nella notte in cui è finita nel mirino dei ladri, è stata infatti un dettaglio prezioso che ha indirizzato le indagini verso l’individuazione dei colpevoli: denunciati un 31enne marocchino, tifoso della squadra milanese, e un 28enne romeno.

La mattina del 4 settembre la proprietaria del negozio si è accorta del furto: mancavano pochi spiccioli di fondo cassa, un aspirapolvere e un ventilatore. I carabinieri hanno subito acquisito i filmati delle telecamere comunali a circuito chiuso individuando due uomini aggirarsi in bicicletta tra via Mazzini e via Cavour verso le 3.30: uno dei due, poi risultato essere il romeno, si è arrampicato per entrare dalla finestra vasista sopra la porta allontanadosi poi con la refurtiva caricata sulla bici per raggiungere il complice. Il dettaglio determinante, come detto, è stata quella maglietta da calciatore sulle spalle dell’altro. Ai militari era nota la fede sportiva del marocchino con numerosi precedenti e sono andati dritti a casa sua dove hanno trovato gli apparecchi mancanti dalla lavanderia. Ma anche alcuni mazzi di chiavi, forse provento di altri furti, e una cassettina di sicurezza per vesamenti in cassa continua riconosciuta dal proprietario di un negozio di via Lapi svaligiato nella nottedel 28 agosto portando via computer, utensili e soldi per un valore di duemila euro. E anche in quel caso i ladri erano entrati da una finestra vasista.

Il 28enne, senza fissa dimora, è stato rintracciato poche ore dopo per le strade di Faenza. Ha una lunga lista di precedenti per reati contro il patrimonio: dalla violazione di domicilio al furto fino alla ricettazione, commessi soprattutto nel Bolognese dove a maggio i carabinieri trovarono il suo nascondiglio con i bottini di decine di furti commessi a San Giorgio di Piano in bar, gelaterie, lavanderie, parrucchieri, enoteche. Basti pensare che solo a Faenza dall’inizio dell’estate è stato denunciato già tre volte.

Ma nemmeno il 31enne era incensurato. Dal mese di marzo si trovava sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza che impone di restare in casa nelle ore notture e il divieto di frequentare pregiudicati.

Ora le indagini dei carabinieri proseguono per verificare se la coppia di ladri possa essere responsabile di altri furti in attività commerciali faentine compiuti negli ultimi tempi e accomunati da dettagli simili.