Gli insegnanti si fermano a fare ore extra per tenere d’occhio i ragazzini. Contributo annuo formalmente volontario
«Fino allo scorso anno – ci ha spiegato la dirigente Carla Solaini – riuscivamo a coprire i costi con i fondi scolastici che ci arrivano dallo Stato. Ma quest’anno sono aumentate le classi che usufruiscono di questo servizio e così, d’accordo con il consiglio d’isituto e i genitori, abbiamo preso questa misura che è quasi simbolica, visto che per le famiglie significa non più di un euro per pasto consumato dal figlio, ma che per noi coprirà circa la metà del costo. L’alternativa del resto sarebbe chiedere i servizi agli educatori comunali, ma con ben altri costi. Inoltre abbiamo sempre privilegiato il fatto che con i ragazzi ci fossero gli insegnanti che già conoscono in un rapporto di circa 1 professore ogni 20 o 25 studenti».