È tornato in ufficio l’ispettore del lavoro arrestato per assenteismo

Insieme a un superiore deve rispondere anche di corruzione per avere passato informazioni su controlli in cambio di regalie

Arrestato per assenteismo, non appena tornato libero, è ritornato al lavoro. Protagonista è il 44enne Massimo Siviero, impiegato all’ispettorato del Lavoro di Ravenna che fu arrestato dai carabinieri il 10 dicembre scorso assieme a un suo superiore, il funzionario 60enne Gianfranco Ferrara.

I due – citiamo testualmente un’agenzia dell’Ansa – oltre che di truffa legata a uso improprio del loro badge (vengono contestati giri in bici, passaggi dall’estetista, meccanico, dentista o al mare) devono rispondere anche di corruzione per avere passato informazioni su controlli in cambio di regalie.

Siviero, una volta scarcerato, era andato ai domiciliari: martedì la liberazione con obbligo di firma. E mercoledì mattina si è presentato al lavoro.

L’inchiesta vede in totale 8 indagati già avvisati tra cui 5 imprenditori e la direttrice dell’ispettorato ravennate. Per l’eventuale uso improprio del badge, la Procura ha iniziato verifiche pure su una decina di altri dipendenti dei 50 dell’ispettorato ravennate.

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