A presentarlo in Regione anche il consigliere faentino Andrea Liverani
«La proposta di legge – spiegano i due consiglieri regionali romagnoli Massimiliano Pompignoli e il capogruppo, faentino, Andrea Liverani –, trova motivazione nella necessità, oltre che di assicurare un’adeguata pena per chi commette tali feroci delitti, anche di abolire la possibilità che i colpevoli dei suddetti crimini possano ripeterli, considerato l’elevato tasso di recidiva che essi presentano. La mancanza di adeguate misure sanzionatorie e di prevenzione nell’ambito della disciplina penale vigente per questi reati è convalidata dalle sempre più frequenti notizie di cronaca relative ad aggressioni e violenze a sfondo sessuale, ancor più gravi quando sono in danno di minori, e nella maggior parte dei casi da parte di recidivi».
«Il trattamento farmacologico, oltre a essere previsto anche in ordinamenti di altri Paesi, quali ad esempio Stati Uniti d’America, Germania, Danimarca, Svezia, Francia e Spagna – spiega Pompignoli – rappresenta una misura nel contempo deterrente, preventiva e risolutiva. Per questo chiediamo che i condannati per i reati di cui agli articoli 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies e 609-sexies del codice penale possano essere sottoposti al trattamento farmacologico di blocco androgenico totale, previa valutazione da parte del giudice della pericolosità sociale e della personalità del reo, nonché dei suoi rapporti con la vittima del reato. Nel provvedimento il giudice deve indicare il metodo da applicare e la struttura sanitaria pubblica nella quale eseguire il trattamento stesso».
«Il trattamento – conclude Liverani – deve essere comunque adottato nei casi di recidiva e qualora tali reati siano stati perpetrati a danno di minori. La civiltà di un Paese si dimostra anche dall’attenzione che si pone nella tutela delle donne e dei minori. Ci auguriamo ora che il Pd non voglia alzare le barricate strumentalmente, ma voglia discutere la nostra proposta nel merito inviando poi il documento alle Camere».