La vittima della violenza sessuale ha 18 anni. Arrestato un 17enne che dice di non aver capito il rifiuto perché non conosce bene l’italiano
È l’8 maggio quando i carabinieri lo individuano. E lui risponde che la sera prima non era a Marina ma era rimasto a Faenza. Poi però nel suo cellulare spunta un filmato in cui si vede la ragazza che ha denunciato la violenza sulla spiaggia di Marina mentre si riveste aiutata dall’amica. Voleva fare luce per aiutarla e la telecamera si è accesa per sbaglio, dirà. A quel punto ha ammesso il rapporto dicendo però che lui lo aveva inteso come consenziente e dice che forse lui, romeno ospite di parenti in Italia da pochi mesi, non aveva capito il rifiuto della ragazza perché capisce ancora male la lingua italiana.
Le cose invece sarebbero andare diversamente secondo la ricostruzione dei militari che incrocia il racconto della vittima con testimonianze e riscontri raccolti da più parti. I due ragazzi erano arrivati a Marina in compagnia delle rispettive comitive. Non avevano appuntamento ma si sono incontrati per caso. A un certo punto la vittima e un’amica lasciano lo stabilimento dove stavano ballando e si spostano in spiaggia accompagnate dal presunto aggressore e un suo amico. Poi si formano le coppie e si dividono: mentre la vittima della violenza grida, l’altra è in disparte per una telefonata e cerca di soccorrerla. Sembra che l’altro ragazzo possa averla trattenuta: per questo la procura indaga per violenza di gruppo e vuole verificare meglio la posizione dell’altro minorenne. Dopo una notte passata con l’amica cercando di superare lo choc, la mattina successiva la 18enne ha deciso di confidarsi alla madre e presentarsi dai carabinieri dando via alle indagini arrivate all’arresto.