«Se paga 2.500 euro le diamo 20mila euro di pensione arretrata». E la suora abbocca

Denunciato un 61enne per aver truffato una religiosa ultraottantenne: soldi incassati dal conto appena 20 minuti dopo il bonifico

Al telefono quella donna si era presentata come l’impiegata di una banca per informarla che l’Inps le aveva riconosciuto 20mila euro di arretrati sulla pensione, bastava fare subito un bonifico di 2.500 euro per le spese burocratiche e presto avrebbe avuto il gruzzoletto così la suora ultraottantenne ha pagato ma il suo arretrato non è mai arrivato perché non è mai esistito ed era tutta una truffa. L’anziana di Solarolo non riavrà il suo denaro ma i carabinieri hanno denunciato il presunto autore della truffa che aveva già colpito diverse volte in varie parti d’Italia con lo stesso stratagemma della pensione.

La suora si è rivolta ai carabinieri quando dopo il primo versamento le è stato richiesto di farne un secondo da 1.500 euro. A quel punto si è insospettita e ha tentato di bloccare anche il primo bonifico ma ormai era troppo tardi: i truffatori avevano riscosso il denaro in contanti dal loro conto in meno di venti minuti.

I militari hanno scoperto che il vaglia era stato incassato in un ufficio postale di Cerignola (Foggia). In collaborazione con i carabinieri della città pugliese sono state acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza installato nell’ufficio postale e si è riusciti così a risalire ai fotogrammi del soggetto che aveva riscosso il bonifico inviato dalla suora faentina. Dalle immagini è stato identificato l’autore della truffa, un 61enne pugliese, T. F. le sue iniziali, già noto alle forze di polizia per reati simili commessi su tutto il territorio nazionale; le sue vittime preferite altre anziane suore.

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