Il saluto di Bebe Vio alla famiglia Villa, 4 anni dopo la morte della piccola Ester

Intanto i genitori della bimba uccisa nel 2013 dalla meningite chiedono alla Regione di adottare il test del Meyer di Firenze

«Godetevi la vita e divertitevi», firmato Bebe Vio. La celebre campionessa paraolimpica divenuta simbolo dell’Italia nel mondo ha inviato un videomessaggio alla famiglia Villa nel giorno del quarto anniversario della morte della piccola Ester. Lei, Bebe, che a causa di una meningite fulminante dall’età di 11 anni non ha più né braccia né gambe, non poteva restare insensibile alla storia di Ester che invece non ha potuto farcela, morta a soli dieci mesi, il 20 febbraio 2013, per una forma di meningite da pneumococco. A differenza di Bebe (che ora invece è diventata anche una testimonial a livello nazionale a favore della vaccinazione), Ester era stata vaccinata e a causare quella tragedia fu un germe con sierotipo diverso, piuttosto raro. Solo quattro giorni prima i genitori la portarono all’ospedale con la febbre a 40, dopo che la sera precedente era anche caduta, sbattendo la testa, ma la piccola venne dimessa dopo pochi minuti con una diagnosi di influenza. Da quella prima visita in particolare era nata la battaglia giudiziaria della famiglia, terminata pochi mesi fa con l’archiviazione del tribunale del procedimento penale che vedeva tre medici sotto inchiesta per omicidio colposo (vedi articoli tra i correlati qui a fianco).

Quando ancora non era famosa, nel 2014, Bebe Vio, notata casualmente su Facebook, aveva fatto commuovere il padre di Ester, Stefano Villa, che in un commento l’aveva definita come una figlia, pensando a come sarebbe potuta essere Ester se fosse stata visitata in prima battuta meno «superficialmente», per usare la parole utilizzata dal tribunale. Probabilmente si starebbe godendo la vita come fa giustamente ora, tra tanti sacrifici, Bebe Vio. Il videomessaggio è stato realizzato grazie all’intermediazione delle educatrici dell’asilo nido di Ester, che si ricordavano di quell’aneddoto sui social network e hanno ricordato la piccola in questo quarto anniversario della morte anche con un aquilone appeso fuori dall’ingresso della struttura.

I genitori di Ester – Stefano Villa e Maria Filannino – continuano nel loro impegno per fare in modo che a nessuno possa capitare nuovamente quello che è successo alla loro piccola: sempre in occasione del quarto anniversario della morte, per esempio, hanno inviato una richiesta formale all’assessore regionale alle Politiche alla Salute, Sergio Venturi, per chiedere la valutazione e l’adozione anche su tutto il territorio regionale del test molecolare messo a punto da ricercatori e medici del Meyer di Firenze che permette di individuare molto rapidamente e con molta precisione il batterio causa della grave infezione nel paziente ammalato. Una rapida individuazione della meningite, infatti, aumenta esponenzialmente le possibilità di guarigione.

L’annuncio arriva dal blog (a questo link) realizzato dai genitori per creare uno spazio in cui la storia di Ester abbia l’unico senso possibile, quello di evitare le inadempienze in campo medico-sanitario, e che ha già portato – a quanto pare – all’individuazione di nuove prassi in pediatria e negli studi pediatrici di Ravenna.

Come ricorda anche Bebe Vio nel messaggio, la coppia ha due figli, Emilio, nato nel 2015, e Diana, la primogenita, di quasi 8 anni. Quest’anno la piccola Ester avrebbe compiuto 5 anni.

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