«Vuoi prenderti una pallottola?». Il riferimento cinematografico finisce a processo

Il caso riguarda un messaggio mandato da un ingegnere ad un funzionario comunale. Il sindaco: «Minacce inaccettabili». Al centro di tutto un appalto pubblico

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Luca Coffari, sindaco di Cervia

«Ieri ho visto un film in cui un bodyguard prende una pallottola al posto del presidente. Prenderai tu questa pallottola? E ne vale la pena per salvare quella persona?» Era il 2016 quando un tecnico del Comune di Cervia ricevette questo messaggio. Ora quella vicenda è finita in tribunale perché subito dopo aver ricevuto il messaggio da parte di un ingegnere si era rivolto ai carabinieri. Ieri i due protagonisti della vicenda sono comparsi in aula e l’imputato ha spiegato che non si trattava di minacce. Era, insomma, tutto un fraintendimento: con il collega c’era infatti un rapporto di stima e amicizia e riteneva il funzionario comunale simile all’eroe di “Attacco al potere”, il film in questione.

Al centro della vicenda una questione legata ad appalti pubblici. All’ingegnere non andava giù la decisione del Comune di Cervia di procedere con un affidamento diretto e non con una gara pubblica. Sulla vicenda nel pomeriggio ha detto la sua il sindaco di Cervia, Luca Coffari, su Facebook. « È intollerabile ed inaccettabile per la nostra Amministrazione che un soggetto possa arrivare ai messaggi di minacce. Ricordo bene quel caso, con me si era “fermato” alle pressioni, poi visto che eravamo molto determinati a fare la cosa giusta per la città ha iniziato a muoversi dietro le quinte puntando sul dirigente tecnico».

Continua il pimo cittadino: «Lo aspettava all’uscita dall’Ufficio e poi l’sms dove si parla addirittura di pallottole. Venne anche in consiglio comunale e lo interruppe urlando. Gli risposi, dicendo che questa amministrazione rispetta le norme e lavora per il bene della collettività non per gli interessi degli immobiliaristi che volevano lottizzare a fianco della pineta». Le parole del sindaco potrebbero anche avere, a questo punto, una valenza giuridica. Coffari parla di una «penosa arrampicata sugli specchi» e ricorda che «La procedura seguita dall’amministrazione è conforme alla legge, per la costruzione della strada via Europa che poi successivamente e terminata l’opera è stata data al pubblico». Di fronte alla decisione di non ritirare la querela presa dal dirigente, infatti, l’ingegnere ha annunciato di voler ricorrere all’autorità anti corruzione: « Il soggetto può scrivere all’autorità e attenderemo con fiducia e serenità un eventuale responso. Abbiamo piena fiducia nella Magistratura che sta operando con fermezza di fronte a queste gravi minacce».

 

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