Il predatore è stato fotografato l’8 marzo. L’ufficio Biodiversità di Punta Marina invita a non averne paura e attende nuove segnalazioni
«Le pinete litoranee – scrive Nobili – non hanno certo la superficie per ospitare stabilmente un branco di questo predatore terminale ma svolgono egregiamente il ruolo ecologico di corridoi per la fauna, facilitandone la diffusione in un territorio altrimenti del tutto antropizzato. Negli scorsi e recenti anni, specie come lo scoiattolo rosso e l’istrice si sono rapidamente diffuse lungo questi ambienti in aree mai occupate precedentemente. Aree boscate di maggiore estensione, ricche in prede ed in nascondigli, sono ponti di passaggio con il vicino appennino faentino e cesenate. Per un lupo in cerca di nuove esperienze, un attimo. Una distanza che si copre in una notte».
L’invito ai cittadini, ora, è quello di non averne paura. Di certo il lupo corre pericoli – bocconi avvelenati, investimenti – ma per i Carabinieri forestali l’esemplare tornerà a farsi vedere e, con ogni probabilità: «Se la presenza della specie è stata rilevata e documentata, l’esemplare fotografato non rappresenta certamente il primo caso di lupo in visita ai nostri litorali, e sicuramente non sarà l’ultimo».
Era da qualche tempo «che la notizia era attesa, quasi aleggiava tra gli addetti ai lavori. Ora esiste la prova fotografica, confermata indipendentemente da diversi esperti di livello nazionale, della presenza del lupo nelle pinete di Luigi Rava. La recente segnalazione è da mettere in relazione con il rapido ampliamento dell’areale di diffusione di questa specie negli ultimi anni su tutto il territorio nazionale, legato all’abbandono da parte dell’uomo di ampie zone collinari e montuose della penisola, con conseguente incremento di superficie delle aree boscate, all’aumento delle prede disponibili (daini, cinghiali, caprioli) ed alla facilità di accedere a fonti alimentari alternative ma sempre correlate alla presenza umana con le sue attività: facile reperibilità di rifiuti alimentari, introduzione di specie alloctone come la nutria, diffusa disponibilità di prede come fagiani o lepri».