Il progetto Wir, cofinanziato dalla Commissione europea nel quadro del programma Europe for Citizens, affronta temi importanti che attualmente sta trattando l’Unione europea, riguardo al fenomeno migratorio, all’accoglienza e all’integrazione dei rifugiati.
Attraverso la partecipazione a questa rete, vasta ed internazionale, «si avranno maggiori opportunità di adottare e adattare soluzioni transnazionali innovative a livello locale, per combattere gli stereotipi e per migliorare i processi di accoglienza e integrazione dei migranti a livello locale».
Per fare ciò, il progetto si pone come obiettivo «l’accrescimento della conoscenza dei processi di accoglienza e integrazione dei migranti elaborati dall’Ue e dagli stati membri; lo scambio di buone pratiche e il confronto tra diverse esperienze e prassi europee in materia di istruzione, inserimento lavorativo, educazione, minori stranieri non accompagnati e sui rapporti di scambio tra migranti e la società civile».
Fino a domani, venerdì 27 settembre, il Comune di Ravenna ospita l’evento finale del progetto, a cui partecipano coordinatori e decisori politici provenienti dai Paesi partner: “un’occasione di confronto e scambio, in giornate che stanno dando l’opportunità a tutti di conoscere in modo più approfondito il sistema di accoglienza e le pratiche di inclusione attuate nel territorio di Ravenna, con anche l’intervento di esperti dell’Università di Bologna – i professori Pierluigi Musarò e Marco Borraccetti – e del Servizio Centrale del sistema di accoglienza Sipromi, dottoressa Virginia Costa”.
Visite sul campo per conoscere i progetti per minori stranieri non accompagnati al Villaggio del Fanciullo e gli interventi di mediazione culturale con la cooperativa Terra Mia alla scuola primaria Pasini sono stati l’occasione per toccare con mano la realtà di Ravenna.
«Siamo orgogliosi – dichiara l’assessora alle Politiche Migratorie del Comune di Ravenna Valentina Morigi – di ospitare questa delegazione: fin dal primo evento organizzato in Svezia questo progetto è stato occasione di arricchimento e conoscenza per tutti noi, che siamo impegnati nel costante miglioramento delle pratiche di inclusione. Volgere lo sguardo oltre i nostri confini e le nostre politiche ci ha reso consapevoli su differenze e affinità con un sistema eterogeneo come quello europeo, che presenta eccellenze e modalità innovative di rispondere alle esigenze del fenomeno migratorio».