Sciopero per il clima: cortei e messa a dimora di piante. Scuola, sindacati divisi

Il 27 settembre iniziative a Ravenna, Cervia e Faenza sulla scia della campagna mondiale lanciata da Greta Thunberg. Cisl invita i dirigenti scolastici a giustificare le assenze, Usb accusa il ministro di voler depotenziare un’azione di lotta e protesta

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Ravenna

Torna anche nel Ravennate, domani 27 settembre, la nuova mobilitazione per l’emergenza climatica sotto lo slogan “Fridays for Future” (Fff, letteralmente “I venerdì per il futuro) a cui aderiranno in particolare gli studenti sulla scia della protesta di Greta Thunberg, in questi giorni al centro delle cronache per la sua presenza negli Usa. Si tratta del terzo sciopero globale per il clima.

A Ravenna, si legge sulla pagina Fb del movimento locale, «questa volta non scenderemo in piazza, ma ci dedicheremo ad un’azione concreta per contrastare l’Emergenza Climatica». L’invito è quindi a partecipare venerdì mattina 27 settembre, portando una pianta (alberello o arbusto) da mettere a dimora assieme negli orti dietro le case popolari di via Patuelli (quartiere San Giuseppe), come gesto di solidarietà rispetto a quanto sta accadendo in Amazzonia e in altri polmoni verdi del pianeta. Seguiranno momenti di approfondimento e dibattito per costruire una proposta successiva di riforestazione in città. A Faenza, invece, partirà alle 9 un corteo da piazzale Pancrazi che arriverà fino a piazza del Popolo con interventi e musica. A Cervia sarà organizzato un picnic sit-in sotto la Torre San Michele per stare in compagnia e solidarizzare, fare resistenza e protesta. L’invito è quello di recarsi con il proprio cibo nel piazzale per una pausa pranzo allungata in compagnia di chi pensa che sia l’ora di inviare ai leader globali il messaggio che “la nostra casa è in fiamme”. L’invito è inoltre quello di firmare la la petizione “Voglio Cervia Impatto Zero “su Change.org.

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Ravenna

Da Cisl e Cgil arriva l’invito ai responsabili della scuola a incoraggiare la partecipazione dei ragazzi alla manifestazione. La segretaria generale della Cisl Scuola Romagna, Maura Consoli, sottolinea il valore dell’iniziativa anche rilanciando quanto espresso dalla segretaria generale nazionale Maddalena Gissi che ha invitato nei giorni scorsi i dirigenti scolastici «affinché giustifichino l’assenza dalle lezioni degli studenti che partecipano alle manifestazioni per il clima, così come avviene in altri Paesi». Il ministro della Pubblica Istruzione ha inviato una circolare alle scuole invitandole a considerare giustificate le assenze. Per il sindacato Usb è un serio segnale di allarme: «Da un lato questa comunicazione pare ignorare che quel giorno anche i lavoratori della scuola potranno essere in sciopero. In secondo luogo questa comunicazione è grave perché toglie ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di protestare, di essere contro, di non condividere le scelte che questa società capitalista opera per loro e per tutti noi, perché citando Chico Mendez, “l’ecologismo senza lotta di classe è giardinaggio”.
Indubbiamente l’azione del ministro depotenzia, edulcorandola, un’azione che deve intendersi di lotta e di protesta».

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