Dal Pd al suo storico “oppositore”: il cordoglio per la morte di Fabrizio Matteucci

A ricordare l’ex sindaco anche il mondo dello sport e della cultura

Fabrizio Matteucci Moglie

Fabrizio Matteucci ai seggi con la moglie

Oltre a quella del sindaco Michele de Pascale, sono naturalmente numerosi i messaggi di cordoglio da parte di rappresentanti delle istituzioni o di esponenti politici per l’improvvisa scomparsa dell’ex Primo cittadino di Ravenna, Fabrizio Matteucci.

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini si dice «profondamente colpito dall’improvvisa scomparsa di Fabrizio Matteucci. È davvero un grande dolore e un giorno triste per la città di Ravenna e per l’Emilia-Romagna, che perdono una persona di estrema sensibilità e valore, amministratore preparato, rigoroso e appassionato uomo delle istituzioni. Oggi perdo un amico e voglio esprimere le più sincere condoglianze alla famiglia ed alla città di Ravenna per tramite del suo Sindaco, a nome dell’Emilia-Romagna, certo di interpretare il sentimento di profondo cordoglio dell’intera nostra comunità».

«A nome della comunità dell’Anci, della quale è stato fino all’ultimo rappresentante leale e voce ascoltata, al di là degli schieramenti politici, esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia dell’ex sindaco di Ravenna e direttore di Anci Emilia Romagna, Fabrizio Matteucci, scomparso improvvisamente stamattina. Ci mancherai Fabrizio, uomo pacato e dotato di particolare garbo», ha dichiarato Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci.

Esprime cordoglio anche il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti. «Apprendo con immenso dolore della scomparsa di Fabrizio Matteucci, ex Sindaco di Ravenna e carissimo amico. Ho conosciuto Fabrizio tanti anni fa all’inizio della mia militanza politica quando lui, gia’ dirigente nazionale della Fgci, curioso si interessava di tutto, anche delle piccole cose. Malgrado la scarsa frequentazione di questi anni, ogni volta che ho avuto l’occasione di rincontrarlo ho ritrovato una persona perbene, tranquilla, con quel gran sorriso che dava sicurezza. Un grandissimo affettuoso abbraccio alla sua famiglia e a tutta la comunità di Ravenna».

A ricordare Matteucci è poi quello che è stato il suo partito, il Pd, tramite una nota firmata dal segretario provinciale Alessandro Barattoni. «Sono profondamente sconcertato dalla improvvisa scomparsa di Fabrizio, è un dolore immenso per tutti noi. È una perdita gravissima per tutta la nostra comunità. Impegno, lealtà, onestà e coerenza lo hanno sempre contraddistinto in ogni momento e ne abbiamo potuto conoscere e apprezzare lo spirito, il coraggio e l’amore in tutto quello che ha fatto. Lo ricorderemo sempre per la sua disponibilità, il rispetto per le persone e per le istituzioni. Il Partito Democratico si stringe con grande affetto alla famiglia, agli amici e ai tantissimi che gli hanno voluto bene, con la certezza che un così eccellente e valoroso cittadino rimarrà scolpito per sempre nella nostra memoria. Ciao caro Fabrizio, sei stato un uomo speciale».

Tra i primi a ricordarlo anche il decano dell’opposizione, Alvaro Ancisi, con cui spesso Matteucci si era scontrato verbalmente in consiglio comunale. «Un fulmine è piombato oggi su Fabrizio, dieci anni di sindaco dal volto umano – scrive Ancisi –. Umano vuol dire uno di noi, riconoscere i pregi nei difetti. Dircene di tutti i colori e rispettarci fino a volerci bene, non c’’entra da che parte stai. Altrimenti sei gentaglia. Ricordarci di noi anche se non calchiamo più la stessa scena. Chiamarci di notte per amicizia, senza Whatsapp. E siccome non è vero che in paradiso ci si arriva solo per la diretta via, bensì anche da destra e da sinistra purché col cuore in mano, io prego, Fabrizio, che potremo scornarci anche lì, con affetto. E tu prega per l’’amico che adesso ne ha più bisogno».

Tra le file dell’opposizione spicca anche il ricordo di Alberto Ancarani, vicecommissario regionale di Forza Italia: «A nome personale e di tutta Forza Italia esprimo tristezza e commozione per la morte di Fabrizio Matteucci, al quale sempre ho riconosciuto onesta’ e rigore al di là delle posizioni politiche contrapposte. Oltre all’impegno di Sindaco di Ravenna ricordo quello più recente di direttore generale di Anci Emilia Romagna grazie al quale si erano ulteriormente intensificati i nostri rapporti e le nostre chiacchierate.  Alla famiglia e al suo partito le più sentite condoglianze in questo dolorosissimo momento».

Ecco poi una nota congiunta di Anpi e associazione Spinaroni, che ricorda l’impegno di Matteucci nell’ambito delle celebrazioni partigiane. «Salutiamo il coraggioso amministratore che amava la sua città. Ne conosceva la storia di lotta democratica. Figlio di un combattente partigiano nella valle pialassa Baiona, mai mancò di legare la lotta di liberazione a sentimenti di generosità e altruismo. A Fabrizio è legato un momento di orgoglio culturale: l’inaugurazione dell’Isola Spinaroni, ovvero della base partigiana del distaccamento Terzo Lori, diventata agibile per viste storico-naturalistiche.
In quell’occasione le sue parole furono di compiacimento per il lavoro dei tanti attivisti “spinaroni” e di invito a far conoscere la radici solide della nostra democrazia. L’Anpi di Ravenna e l’Associazione Spinaroni ringraziano l’antifascista, l’uomo, l’amministratore ed esprimono condoglianze alla famiglia e al partito di Fabrizio». Anche Carla Nespolo, a nome dell’Anpi nazionale, esprime «condoglianze a Ravenna, città democratica su tutte».

Il sindaco di Cervia, Massimo Medri, lo ricorda come un «politico dolce, attento e preparato, come ce ne sono pochi. Con lui ho costruito una parte importante del mio percorso di amministratore. Mancherà a tutti noi. Un abbraccio a tutta la sua famiglia».

Numerosi poi i ricordi di Matteucci sui social, a partire dai suoi ex assessori Andrea Corsini, Roberto Fagnani o Martina Monti, quest’ultima allontanatasi dal mondo della politica, fino al suo ex compagno di partito, prima della rottura. Corsini dice: «Sono stato in giunta nove anni con lui e mi ha insegnato tanto. Oggi io perdo un grande amico, una persona che mi mancherà tantissimo». L’ex parlamentare Andrea Maestri, che lo definisce «compagno di tante battaglie, persona buona e onesta, politico illuminato e umano, padre e marito dolcissimo». O ancora, il vicesindaco Eugenio Fusignani: «Una cosa è certa, qualsiasi giudizio sul tuo operato di sindaco non prescinderà mai da due aspetti che erano la tua caratteristica: l’onestà e la coerenza». E passando per il mondo dello sport, con il Ravenna Football Club, per esempio, che definisce l’ex sindaco «figura chiave nella rinascita del calcio a Ravenna con la creazione di Ravenna Sport 2019». Fino ad arrivare alla cultura, con l’ex project manager del progetto Capitale Europea della Cultura 2019, Nadia Carboni, che lo ringrazia «per tutto quello che ci hai dato e insegnato, con te abbiamo sognato in grande».

Il direttore della rassegna letteraria Scrittura Festival, Matteo Cavezzali, lo ricorda con queste commosse parole: «Era un uomo gentile e onesto, che amava la sua città. Con la sua prima giunta, assieme a una giovanissima assessora Ouidad Widy Bakkali , aveva visto nel nostro gruppo di giovani appassionati qualcosa di buono e ci aveva aiutato a far nascere Scrittura Festival. Era bello incontrarlo per strada, la domenica mattina, quando indossava la tuta come un cittadino qualsiasi nel giorno di riposo. Si fermava sempre volentieri a fare due chiacchiere e prendere un caffè. Sapeva come trasmettere alle persone il buon umore che lo ha sempre contraddistinto. Ci mancherà molto».
Dal mondo culturale arriva anche il saluto di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe: «Abbiamo condiviso con Fabrizio l’adolescenza: ci vedevamo tutte le mattine, entrando al liceo classico, all’inizio degli anni Settanta. E provavamo a immaginare insieme, ognuno con le proprie visioni e appartenenze, un mondo migliore. E poi ci siamo ritrovati a collaborare, lui come sindaco, noi come gente di teatro, nei suoi dieci anni di governo, puntando sulla scommessa di un teatro della città, per la città». Ravenna Teatro con Luigi Dadina e Marcella Nonni si uniscono al dolore della moglie Simona e del figlio Sayo.

Il cordoglio del rettore dell’università di Bologna, Francesco Ubertini: «Sono molto addolorato dalla notizia della scomparsa improvvisa di Fabrizio Matteucci, persona di grande umanità e amministratore preparato e appassionato. Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo durante i primi mesi del mio mandato di rettore e ho potuto osservare da vicino il suo vivo impegno per il futuro della città di Ravenna e del suo insediamento universitario».

Nel mondo dell’economia, ecco il messaggio di Confindustria Romagna: «Durante gli anni della sua amministrazione, resi complessi dalla crisi economica, il tessuto industriale locale ha trovato in lui un interlocutore attento, sensibile ai temi dello sviluppo e aperto al confronto. L’associazione è vicina alla famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze».
Confcommercio Ravenna lo ricorda così: «Uomo onesto, generoso, attento e collaborativo, la città di Ravenna perde un amministratore capace e lascia un incolmabile vuoto profondo in tutti noi».

Il mondo del volontariato in una nota firmata da Consulta, associazione Per Gli Altri e Forum del Terzo Settore lo ricorda come sindaco «votato all’ascolto delle molteplici associazioni, attento e sensibile ai bisogni dei cittadini più soli e fragili. Ha creduto nella costituzione delle case del volontariato, intervenendo a risolvere i molteplici problemi. Il suo contributo è  stato determinante e prezioso alla crescita del terzo settore nella nostra città».

Giovanna Piaia oggi è presidente dell’associazione Dalla parte dei minori ed è stata assessora nella seconda giunta di Matteucci: «Ho avuto modo di conoscere le sue doti uomo onesto e perbene dotato di una profonda sensibilità e di dedizione agli ideali di giustizia e coesione sociale. Matteucci ha sempre dimostrato un’attenzione particolare all’ascolto delle persone, alle loro ragioni e bisogni e, soprattutto, ha lavorato perché nessuna persona fosse lasciata indietro. Non era difficile, infatti, incontrarlo ad incontri con i movimenti femminili o a momenti di vita dei bambini ai cui bisogni ha sempre dimostrato particolare sensibilità. Mi sento vicina alla sua famiglia e lo saluto come un uomo che ha saputo, nel suo impegno, lavorare per il bene della sua Comunità».

L’Arcigay di Ravenna esprime cordoglio per la prematura scomparsa dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci: «Sono diverse le occasioni in cui la vicinanza di Matteucci è stato motivo di avanzamento nelle battaglie locali che il movimento Lgbt ha portato avanti. Riposa in pace».

Anche il mondo sindacale saluta l’ex sindaco. «Fabrizio – dice Giorgio Graziani, ravennate ora segretario nazionale Cisl – era un sincero amico, completamente dedito alla sua città, sempre disponibile al confronto con tutti, sempre pronto ad ascoltare chiunque volesse collaborare a migliorare le condizioni di vita dei ravennati e ad accrescere lo sviluppo della città. Un uomo buono al servizio della sua comunità. Il mio pensiero ora però va alla sua famiglia, duramente colpita da questa perdita». La Cgil è vicina ai suoi famigliari: I rapporti della Cgil di Ravenna con Fabrizio Matteucci sono sempre stati contraddistinti da una grande fiducia e un assoluto rispetto. Ci piace ricordare la dedizione con cui ha ricoperto i due mandati da sindaco di Ravenna. In anni difficili, caratterizzati da una congiuntura economica molto negativa, Matteucci è stato un amministratore capace e serio, sempre attento ai bisogni dei cittadini, alle persone in difficoltà, ai diritti, all’inclusione e alle tematiche del lavoro. Ci mancheranno la sua intelligenza, la sua generosità e la sua capacità di ascolto».

Matteucci era attualmente direttore regionale dell’Anci. Il presidente Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, lo ricorda così: «Se ne è  andato un amico, Fabrizio Matteucci. Oggi non ce la faccio a scrivere di sentimenti o di comuni battaglie nella vita politica e amministrativa fianco a fianco, con i nostri valori e le nostre storie. Nel partito, in tanti cambiamenti della politica e delle istituzioni, Fabrizio ha sempre prestato il suo prezioso e puntuale lavoro, tutti i giorni e fino a ieri. Come all’Anci dell’Emilia Romagna: un vero punto di riferimento, di analisi e di proposte e di aiuto a sindaci e amministrazioni locali. Tengo per me i ricordi e stringo in un abbraccio la sua famiglia, la moglie Simona e il figlio Sayo. Sei sempre stato una persona bella, rara».

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