I nuovi bonus 2020 vanno da un massimo di 3mila a un minimo di 1500 euro a seconda dell’Isee minorenni. Come presentare domanda
Per i nuclei familiari con un lsee minorenni compreso tra 25mila e 40mila euro, l’agevolazione potrà essere al massimo di 2.500 euro.
Infine, spetterà l’importo minimo di 1.500 euro nel caso di Isee minorenni oltre la soglia di 40mila euro, ovvero in assenza dell’Isee.
La domanda, come di consueto, può essere presentata via web, tramite il servizio on line dedicato accessibile direttamente dal cittadino in possesso di un pin Inps dispositivo, di una identità Spid o di una Carta Nazionale dei Servizi (Cns) per l’accesso ai servizi telematizzati dell’Istituto; in alternativa, attraverso il Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, se in possesso di pin; oppure tramite i Patronati, con i i servizi telematici offerti dagli stessi, anche se non in possesso di pin.
Coloro che hanno già presentato domanda di bonus nido nel 2019, invece, stanno ricevendo un sms che permetterà loro, tramite accesso con pin Inps, Spid, Cns o Cie, di confermare o modificare i dati nella domanda precompilata dall’Istituto, senza doverne riproporre una nuova per l’anno 2020.
A proposito dei rimborsi relativi al bonus nidi del 2019, l’Inps precisa che tutte le domande correttamente presentate per il 2019 sono coperte da budget e pertanto in corso di liquidazione, previa verifica delle fatture inviate dai cittadini. Sono infatti in corso accertamenti su eventuali anomalie riferite a singole posizioni. L’Istituto previdenziale sottolinea che, ai fini della corretta liquidazione della prestazione, è necessario aver inserito nella domanda tutte le mensilità per le quali si richiede il pagamento e ricorda agli utenti che ancora non avessero ancora provveduto, che il termine ultimo per allegare la documentazione di spesa relativa alle domande di bonus nido 2019 è fissato al 1° aprile 2020, tempistica che è estesa a tutte le strutture private autorizzate.