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La campagna pasquale dell’Enpa contro «la mattanza di agnelli e capretti»

L’associazione denuncia anche la «grave deroga» che consente la sosta degli animali fino a 3 giorni nei piazziali del macello

Appello dell’Enpa contro «la mattanza di agnelli e capretti» in vista della Pasqua.

«Uccidere un agnello non toglie i peccati del mondo, anzi, ne aggiunge uno!», questo lo slogan scelto per la campagna pasquale dell’associazione.

«Non si può continuare a uccidere in nome di una assurda e anacronistica tradizione – ricordano i volontari dell’Enpa di Lugo – che strappa gli agnellini alle loro madri e li macella per imbandire le nostre tavole».

«Si tratta di cuccioli di poche settimane – proseguono i volontari – caricati su camion in condizioni al limite della sopravvivenza, portati al macello in attesa di essere sgozzati».

Violenze, crudeltà e maltrattamenti sarebbero documentati «in diversi reportage che stanno circolando in questi giorni sulla rete – continua l’Enpa di Lugo – in cui vengono presentate macellazioni in gruppo senza che gli agnellini possano sottrarsi alla vista dell’uccisione dei loro simili e a morti coscienti nonostante per legge vi sia l’obbligo dello stordimento».

«Nonostante la pandemia da Coronavirus in corso e le restrizioni per limitare la diffusione del Covid-19, il Ministero della Salute ha trovato il tempo per introdurre una grave deroga consentendo la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello – continua la nota dell’Enpa di Lugo –. Dopo viaggi estenuanti, gli agnellini urlanti in cerca della madre si ritroveranno in un piazzale in una condizione di ulteriore stress e sofferenza dove saranno esposti all’odore del sangue di quelli già macellati».