Deciderà l’Ausl sulla base dell’organizzazione di ogni istituto
Di fronte a una positività tra i frequentatori delle scuole sarà il dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl ad avere il pallino in mano, così come accade in qualunque altro contesto.
I medici procederanno con il tracciamento dei contatti per individuare i soggetti a rischio e qui sarà fondamentale, come spiega la direttrice del dipartimento Raffaella Angelini, l’organizzazione messa in campo dalle scuole e la loro collaborazione.
In linea teorica non è detto che a un positivo corrisponda l’immediata quarantena per tutta la classe o sezione o addirittura istituto: «Se la scuola sarà riuscita a garantire distanziamenti e rispetto delle protezioni il numero dei sospetti sarà ridotto».
È però inevitabile che una volta individuato un alunno come caso a rischio, anche la famiglia si ritroverà nella stessa condizione e quindi tutto il nucleo familiare in isolamento.
Ogni scuola avrà un referente Covid interno con un ruolo di coordinatore per le questioni organizzative interne e l’Ausl ha individuato undici tecnici di sanità pubblica o pediatria di comunità che saranno formati apposta per fornire i chiarimenti necessari alle scuole per tutto quello che riguarda la prevenzione.