Per ridurre il numero di studenti in aula e garantire il distanziamento, alcuni saranno spostati a rotazione in altre stanze con un tutor dove seguiranno le lezioni sullo schermo
Le opere sono state fatte per raggiungere due obiettivi: aule grandi a sufficienza per garantire la distanza di almeno un metro da bocca a bocca di ogni studente durante le lezioni ed evitare gli assembramenti nei momenti di entrata e uscita aumentando i varchi di passaggio oltre a quelli centrali.
Il percorso per definire gli interventi è cominciato a giugno con gli incontri in videoconferenza fra le istituzioni coinvolte: l’assessorato e l’ufficio scolastico regionali, gli assessori dei comuni capoluogo e i delegati per le Province. Scopo: individuare una base comune per gli interventi evitando avanzamenti in ordine sparso. Una volta giunte le linee guida del ministero sono cominciati i confronti diretti con i singoli dirigenti scolastici per raccogliere le richieste di ognuno e i successivi sopralluoghi tecnici per valutare la fattibilità. Con una indicazione precisa dalla Provincia: gli interventi siano funzionali anche in un futuro mondo in cui il Covid sarà solo un ricordo.
Gli interventi più comuni sono stati abbattimenti o spostamenti di pareti e l’apertura di varchi di collegamento, magari per creare finestre con protezioni per il contatto con il pubblico. È stato necessario agire anche nei cortili esterni degli edifici per creare nuovi percorsi pedonali sicuri a servizio delle entrate aggiuntive che si sommano a quelle standard: più passaggi con assegnazioni che tengono conto anche dei piani di evacuazione in caso di incendio permetteranno di mantenere gli stessi orari di inizio e fine giornata.
In tre scuole si è deciso di sostituire gli infissi per facilitarne l’uso e il frequente ricambio d’aria caldamente richiesto dalle linee guida. Questi saranno gli unici cantieri ancora da completare il 14 settembre: gli altri dovrebbero essere ultimati per la prima campanella.
Tra le novità c’è la nascita delle pluri-aule. In alcune classi il distanziamento fra i banchi potrebbe ridurre i posti disponibili solo di poche unità rispetto al totale, lasciando fuori magari solo due o tre alunni. Questi verrano mandati in stanze attrezzate con postazioni computer distanziate insieme ad alunni nelle stesse condizioni ma di altre classi per una sorta di didattica a (breve) distanza: in presenza di un tutor seguiranno la lezione che si svolge fisicamente poco più in là. Si andrà a rotazione, esclusi i portatori di handicap e gli studenti Dsa.
Da seduti al banco non sarà obbligatoria la mascherina. Lo sarà invece in tutte le occasioni di movimenti: all’entrata e all’uscita, per andare in bagno, per andare alla cattedra o alla lavagna, negli intervalli. Mascherine, gel igienizzanti e altri dispositivi di sicurezza saranno reperiti dalle scuole con i propri fondi ricevuti dal ministero