L’iniziativa portata avanti dalle magliette gialle, gli adolescenti volontari del Comune di Ravenna: 400 persone over 70 hanno partecipato raccontando come hanno vissuto il lockdown
Nonostante molte persone si siano schermite di fronte a telefonate inattese, in tanti, più di 400, hanno particolarmente gradito l’iniziativa, dilungandosi nel dialogo con i loro giovani interlocutori. Anche fra le persone che non hanno voluto proseguire la conversazione, non sono comunque mancate parole di ringraziamento per la bella iniziativa. La finalità del progetto è stata quello di offrire una sorta di compagnia a distanza da parte delle magliette gialle, per via telefonica, alle persone più anziane, che hanno sperimentato forse in maniera più severa di altri l’isolamento e la solitudine, derivanti dalle misure necessarie per fronteggiare la diffusione dell’epidemia.
Le persone contattate dai giovani volontari e volontarie sono state invitate a fare “quattro chiacchiere”, a raccontare di sé, di come hanno vissuto il periodo di lockdown, se si trovavano sole, se hanno avuto paura, se hanno avuto bisogno di ricorrere al servizio di Pronto Farmaco o della spesa a domicilio o a qualche altro servizio di comunità.
Le telefonate sono state effettuate da tre sedi decentrate del Comune di Ravenna (gli uffici di via Berlinguer, via Maggiore e di San Pietro in Vincoli). «Le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio – si legge nella nota divulgata dal Comune – durante le telefonate hanno dimostrato una gran serietà, sensibilità e delicatezza, e hanno sempre mantenuto un comportamento esemplare, anche quando sono state un po’ strapazzate da interlocutori diffidenti».
Il Comune ringrazia i 25 volontari, 12 ragazzi e 13 ragazze, che hanno dedicato una settimana del loro tempo «a favore di una fascia di popolazione sicuramente più bisognosa di sentire la vicinanza di una voce amica». Un grazie sentito anche ai Servizi sociali e alle associazioni di Volontariato che hanno fornito materiale utile per realizzare il progetto.