«Nel canile e gattile di Ravenna ho notato efficienza e sensibilità»

Parla Igor Gallonetto nuovo assessore municipale ai Diritti degli Animali: «Dobbiamo incentivare le adozioni e stimolare la “formazione” dei proprietari»

Cane CanileQual è il livello di tutela e benessere degli animali a Ravenna? Quali servizi sono attivi? Quali progetti saranno presto portati avanti? A questi e ad altri interrogativi risponde Igor Gallonetto, il nuovo assessore comunale con delega ai Diritti degli animali, il primo amministratore appartenente al Movimento 5 Stelle in città, che tratteggia una materia sempre soggetta a controlli e ad aggiornamenti, in cui ci sono curve di criticità a volte alternate a situazione di ordinaria amministrazione.

Gallonetto, il Comune di Ravenna ha due convenzioni, una prima con il canile municipale, una seconda con il gattile. Per quanto riguarda il canile, cosa può dire?
«Il canile è gestito in appalto dalla cooperativa “La Pieve” che fa un grande lavoro per tutti i cani ricoverati che sono nella maggior parte dei casi abbandonati o randagi. Mi è capitato di visitarlo proprio all’inizio del mandato e sono rimasto colpito, oltre che dall’organizzazione efficiente, dalla grande sensibilità e attenzione umana che non sempre è scontata».

Da tempo si parla di necessità di allargamento del canile: è una soluzione possibile?
«L’area circostante non consente, purtroppo, molti margini di manovra. Ma ci sarà presto un ampliamento dei box per cani morsicatori che presentano criticità e non possono essere dati in adozione, sia per la loro sicurezza che per quella di chi adotta».

Igor Gallonetto

L’assessore comunale ai Dirirtti degli Animali Igor Gallonetto

Un problema di non facile soluzione…
«Sì è cosi. Spesso l’aggressività viene scatenata da un trauma o da una cattiva educazione da parte dei precedenti proprietari. Per questo, hanno bisogno di percorsi di rieducazione e di attenzioni particolari, visto che per esempio devono sgambare da soli per non mettere in pericolo i cani di più piccola taglia».

Quando è importante l’adozione dei cani adatti a vivere in famiglia e a contatto con i bambini?
«Dovrebbe diventare una buona pratica, una consuetudine, un’alternativa all’acquisto, per questo le visite al canile vanno incentivate, per prendere confidenza con i tanti cani adottabili che aspettano solo di essere accolti e amati».

Al canile c’è anche un’area curata dai volontari dell’Enpa. Di cosa si occupano?
«Principalmente dell’educazione e adozione dei cani, favo- rendo una lenta e proficua conoscenza reciproca con i futuri proprietari che devono essere consapevoli degli impegni e delle responsabilità che li aspettano. Occorre sempre fare una riflessione, infatti, prima di allargare per così dire la famiglia, ne va della cura e del benessere del cane stesso».

Sarà ripetuto anche l’anno prossimo il corso formativo patrocinato dal Comune per conoscere meglio il cane, il proprio o quello che si sta per accogliere?
«Sì, siamo già arrivati alla settima edizione. I partecipanti, sempre numerosi, sono seguiti durante le lezioni a carattere teorico-pratico, da un addestratore, da un veterinario professionista, da un incaricato Ausl e dalla dottoressa Roberta Benigno dell’ufficio Diritti degli Animali del Comune di Ravenna».

Novità in materia di aree di sgambamento?
«Il nostro comune, che è il secondo più vasto d’Italia dopo Roma, ne ha attualmente 47. Presto sarà fatto un monitoraggio per cercare anzitutto di aprire nuove aree in frazioni che ancora non ne hanno, per una più equa distribuzione. Poi, se sarà possibile, valuteremo se ampliarne alcune fra quelle già esistenti».

Gattile MiciniIl lungo periodo di pandemia da Covid-19, quali conseguenze ha avuto?
«Ha messo ancora più l’accento sull’importanza del rapporto con gli animali di affezione. Sul fronte legislativo, ci sono due buone notizie che consentiranno di fare un bel passo avanti. Anzitutto l’approvazione in Senato, lo scorso ottobre, del disegno di legge di riforma costituzionale che va nella direzione della tutela dell’ambiente e degli animali all’interno della carta costituzionale. Segnalo poi che la Regione Emilia- Romagna sta valutando un progetto a tutela del benessere animale e a prevenzione del randagismo, con l’istituzione di un garante e di un comitato regionale di tutela degli animali. L’attenzione del legislatore nazionale e regionale è una bella cosa».

Com’è invece la situazione al gattile di Ravenna?
«Il Comune ha firmato una convenzione con il gattile e con altre associazione di volontariato che sono preziose nella ge- stione delle colonie feline: Ravenna Gatto, Clama, Adotta Gatti, Amici degli Animali ed Enpa. Stanno svolgendo tutte un buon lavoro, soprattutto considerando quanto il gatto richieda un approccio diverso proprio per la sua naturale propensione a una maggiore autonomia. Tra di loro c’è una sinergia positiva che consente di tenere sotto controllo le colonie feline dal punto di vista riproduttivo, pur conservandone la cura e l’indipendenza».

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