Cordoglio a Faenza per la scomparsa di Muky: «Una vita dedicata all’arte»

La città manfreda piange anche la morte di Tonino Bagnoli

MukyAll’età di 95 anni, questa mattina (7 gennaio), si è spenta Wanda Berasi, per tutti Muky, vedova del ceramista Domenico Matteucci.

Originaria di Trento, seguendo la sua inclinazione artistica, Wanda Berasi si trasferì prima a Bolzano e poi a Roma dove studiò all’Accademia Tedesca di Villa Massimo. Qui iniziò ad entrare in contatto con la grande arte, conoscendo gli scultori Marino Mazzacurati e Leonardo Leoncillo e il pittore Renato Guttuso, del quale diventa la musa. In quegli anni Wanda decise di darsi un nome d’arte, facendo così nascere Muky.

Negli anni ’50 Muky si avvicinò al movimento artistico Informale e inizia ad esporre sue prime opere.

Nel 1955 arrivò a Faenza, dove conobbe quello che poi sarebbe diventato prima il suo mentore nel mondo della ceramica e poi suo marito Domenico Matteucci.

«Dopo una vita dedicata all’arte, alla creatività, alla comunità, alla costruzione di una società migliore, questa mattina – dice il sindaco Massimo Isola – ci ha lasciato Muky. Ha vissuto da protagonista tutto il suo tempo, dedicando agli altri passione e risorse con gesti di grande altruismo e generosità. Per Faenza Muky è sinonimo di modernizzazione e di solidarietà. Una grande perdita».

Solo 24 ore prima, il sindaco piangeva anche la morte di Antonio, per tutti Tonino, Bagnoli, 88 anni, una vita dedicata agli altri. Bagnoli era molto conosciuto in città non solo per aver gestito lo storico negozio di abbigliamento Masiti, oggi portata avanti da due dei suoi sei figli, ma per le sue attività di volontariato in favore delle persone più fragili.

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