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Lidi nord senza acqua dai rubinetti per 24 ore, Ancisi: «Chi controlla i tubi?»

Il consigliere comunale interroga il sindaco per conoscere l’impegno di Hera nella prevenzione ai guasti. E Viva Ravenna vuole sapere se c’è un collegamento con i recenti lavori al ponte di via Baiona dove è stata individuata la rottura della condotta

riparazione

Quali controlli e con quale frequenza sono svolti da Hera per ricercare sul territorio ravennate le tubazioni dell’acqua e del gas bisognose di essere sostituite perché facili a rotture? Lo chiede il consigliere comunale Alvaro Ancisi con una interrogazione al sindaco di Ravenna: «Chiedo al sindaco se concorda che tali controlli siano introdotti in modo programmato e assoggettati a metodiche e rigorose verifiche da parte dell’amministrazione comunale, proprietaria diretta o indiretta di entrambe le reti».

L’interrogazione del decano dell’opposizione arriva dopo che i lidi nord di Ravenna (Casalborsetti, Porto Corsini e Marina Romea) sono rimasti senza acqua corrente per 24 ore dal pomeriggio del 30 agosto. Secondo Hera è stata attivata, dopo un paio d’ore dai rubinetti in secca, la “configurazione di emergenza” imposta dal contratto di servizio sottoscritto col Comune, “che ha permesso di alimentare i tre lidi con una pressione minima”, ma che “purtroppo è risultata insufficiente a sostenere i consumi del periodo, soprattutto delle utenze situate ai piani più elevati”. Ancisi riferisce che diverse famiglie, appena arrivate a un hotel a quattro stelle di Marina Romea per restarci fino a domenica 4 settembre, hanno fatto le valigie infuriate.

I tempi della riparazione – ha dichiarato Hera – sono stato complicati dalla posizione del giunto danneggiato riscontrato sul l’impalcato del ponte di via Baiona in parte a contatto con l’acqua, nonché dalle esigenze di sicurezza dell’intervento, perché con l’alta marea la condotta finiva in parte sotto la linea d’acqua.

I consigliere comunali di Viva Ravenna hanno chiesto all’Amministrazione alcuni chiarimenti: in particolare sulla inadeguatezza della “configurazione d’emergenza” predisposta quale servizio sostitutivo; sull’eventuale collegamento tra la rottura della rete idrica avvenuta nel fianco di un ponte di via Baiona e la qualità dei lavori conclusi pochi mesi fa, dopo lunghissimi ritardi, per restaurare e risanare il ponte stesso; la mancanza di ogni informazione alla cittadinanza, anche nella previsione di un piano operativo di allerta ed emergenza qualora la rottura si fosse prolungata anche solo di poche ore.

«Se gli incidenti non si possono prevedere è però necessario e obbligatorio che si faccia il massimo per prevenirli». E Ancisi riporta alcuni avvistamenti di tecnici Hera e squadre dei vigili del fuoco in vari punti del territorio negli ultimi giorni che sembrano intenti nella ricerca di fughe di gas. «Non se n’è saputo niente, ma è lecito comunque chiedersi se questo genere di segnali possa indicare l’esistenza di un più ampio problema di manutenzione e/o sostituzione di linee d’acqua o di gas, le quali, non durando eternamente, devono periodicamente essere soggette, con una programmazione ben congegnata, a prove tecniche di corrosione, e/o spessimetriche».