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Il parco all’ex caserma doveva essere pronto nel 2021. Ma i lavori sono ancora fermi

Si aspetta il via libera da Arpae, dopo il ritrovamento di due cisterne interrate

Doveva essere pronto per l’estate 2021, poi doveva essere pronto per l’estate del 2022, ora si punta al 2023. È un percorso impervio quello che sta facendo il parco da 15mila mq nell’ex caserma Alighieri tra via Bixio e via Port’Aurea, a Ravenna.

All’inizio del 2020 cominciarono le opere per trasformare l’ex insediamento militare in una nuova area verde in città: bonifica dell’amianto sui tetti, demolizione di molti edifici, rimozione di asfalti e cementi. Poi prato, alberi e orti. A bloccare tutto è stato il rinvenimento di due cisterne per oli interrate di mezzo metro e non segnalate nelle mappe. «Abbiamo lanciato un importante intervento di desigillazione, rimuovendo 50 cm di terreno da tutta l’area e portandoli in discarica – spiega l’assessora Federica Del Conte –. Il ritrovamento delle cisterne è stato segnalato a Arpae e sono cominciate delle verifiche aggiuntive». Arpae ha chiesto un percorso di caratterizzazione dei suoli per capirne la composizione: «È una procedura complessa che procede per step perché le aree da destinare a parco necessitano dei requisiti più stringenti. Aspettiamo solo quel parere che mi auguro sia in arrivo in modo che la prossima primavera possa essere quella dell’inaugurazione».

È praticamente tutto pronto: già realizzati i camminamenti e le illuminazioni. Si attende Arpae per la piantumazione. «Già ora, comunque, con la bonifica è sicuramente un miglioramento della qualità dell’area circostante».

Per l’intervento il Comune si è aggiudicato il terzo posto su 112 nella graduatoria di un bando per la rigenerazione urbana della Regione Emilia-Romagna, ottenendo il contributo massimo disponibile di 1,5 milioni di euro. Il costo previsto per l’intero progetto è di circa 3 milioni.

Come da richiesta della Soprintendenza le mura della caserma verranno conservate. Una seconda fase, al momento non prevista, prevede un’analisi archeologica approfondita.

La proprietà dell’intero comparto della ex Caserma Dante Alighieri fino alla fine del 2017 era dell’Agenzia del Demanio dello Stato, in uso al Ministero della Difesa. L’area comprendeva il settecentesco Collegio dei Nobili. I militari, pur avendo abbandonato di fatto la caserma nel 2004, l’avevano ancora in uso.

Si è proceduto a un frazionamento: la parte acquisita dalla Cassa Depositi e Prestiti è di 8.700 mq con una superficie costruita complessiva di 8.200 mq (l’obiettivo è di realizzarci un hotel), l’area invece acquisita dal Comune è di 14.247 mq, con superfici costruite di 6.670 mq.