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Inaugurato il primo emporio della carità di Ravenna. Si farà la spesa senza soldi

Investimento della diocesi da 1,3 milioni di euro. Intanto continuano ad aumentare i pacchi viveri distribuiti dalla Caritas

È stato inaugurato a Ravenna in via Narsete – alla presenza anche del presidente della Cei, il cardinal Matteo Maria Zuppi – il nuovo emporio della carità della diocesi. Un progetto nato nel 2015 e che oggi si è concretizzato grazie a un investimento di 1,3 milioni di euro da parte della diocesi, con fondi 8 per mille, e grazie a un contributo straordinario della Cei di 500mila euro.

Con i suoi 1.800 metri quadrati di superficie, il nuovo emporio di Ravenna è il più grande di quelli diocesani o nati in ambito ecclesiale della regione. È stato intitolato a don Angelo Lolli, gigante della carità ravennate e fondatore dell’Opera Santa Teresa per il quale è stato avviato il processo per la causa di beatificazione

Il fulcro della nuova struttura sarà la grande sala centrale dedicata al market per le persone bisognose: ci saranno prodotti che arriveranno dal Banco alimentare, da una piattaforma regionale delle eccedenze di cui il nuovo emporio sarà un hub sul territorio e dalle reti informali che donano alla Caritas. Sugli scaffali non ci saranno prezzi, ma punti e le persone avranno a disposizione una card mensile con un certo numero di punti da spendere nei prodotti. Accanto a quest’area, c’è uno spazio altrettanto grande destinato a riunire vari “mercatini” di abiti e di mobili che fanno sempre riferimento al mondo Caritas. Qui si potranno prendere mobili a offerta libera e il ricavato andrà alla Caritas. Ma soprattutto potrà essere una “palestra di autonomia” per loro. Oltre a questi spazi aperti al pubblico, c’è un grande magazzino, agibile a muletti e altri supporti meccanizzati, che farà da punto di riferimento anche per le necessità delle Caritas parrocchiali e un deposito di mobili al piano interrato.

Dopo l’inaugurazione di questa mattina – 14 dicembre – la data prevista per l’apertura al pubblico è il 9 gennaio. A regime, l’emporio sarà aperto almeno quattro giorni a settimana, con una decina di volontari impegnati ogni giorno nella distribuzione e nella gestione.

Il nuovo emporio è pensato anche per essere un “luogo educativo”, con spazi per laboratori dedicati alle persone in difficoltà, ma anche a scuole, parrocchie e associazioni per educare al risparmio, al riuso e a un diverso rapporto con i beni. In programma anche l’accoglienza degli studenti nell’ambito del progetto ‘Volontari volentieri’ e di ragazzi sospesi, in accordo con le scuole.

Povertà in aumento. Secondo i dati del Dossier Caritas, nei primi 9 mesi del 2022 si sono rivolti al centro d’ascolto della Caritas diocesana 2.331 persone, con un ulteriore aumento rispetto allo stesso periodo del 2021, quando gli utenti erano stati 2.136. Nei primi 6 mesi di quest’anno, il centro d’ascolto ha accolto 199 nuovi nuclei in difficoltà, mentre erano 91 alla stessa data del 2021. E sono stati 13.876 i pacchi viveri distribuiti nella prima parte dell’anno. Un aumento stimato del 30%, rispetto a un anno già in emergenza come quello passato.