Pronta la “macchina” dell’accoglienza dei naufraghi in arrivo a fine anno

La nave “Ocean Viking” con 113 migranti a bordo è attesa al terminal di Porto Corsini. Predisposta anche la ripartizione in regione dell’ospitalità di 79 persone e di 35 minori non accompagnati

Sopralluogo Prefetto Terminal Crociere Porto Corsini

Un momento del sopralluogo delle autorità comunali e regionali al terminal turistico di Porto Corsini (al centro il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa)

A seguito di un sopralluogo alle banchine del terminal crociere di Porto Corsini si è svolta ieri 28 dicembre una seconda riunione in Prefettura a Ravenna del comitato organizzatore  dell’accoglienza della nave Ong “Ocean Viking» attesa verso le 13 del 31 dicembre con a bordo 113 naufraghi recuperati recentemente nel Mediterraneo.
Oltre al prefetto Castrese De Rosa, nel ruolo di coordinatore, erano presenti gli assessori regionali Irene Priolo e Igor Taruffi, il sindaco De Pascale con gli assessori comunali Gianadrea Baroncini e Federica Moschini e i responsabili delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, Autorità Portuale e Capitaneria di Porto, Ausl, Cri, 118, Sanitari marittimi, Protezione Civile, Caritas e altre associazioni di volontariato.

Sopralluogo Prefetto Terminal CrociereSulla banchina dello scalo turistisco di Porto Corsini saranno predisposte tutte le attività di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario dei naufraghi imbarcati nella nave Ong.
Una volta completate le operazioni i migranti – fra cui 23 donne (alcune delle quali incinte), ben 3 neonati e 35 minori non accompagnati – aranno destinati in diverse sedi di accoglienza. Settantanove persone resteranno in Emilia Romagna: il piano di riparto definito dalla Prefettura di Bologna prevede l’ospitalità di 7 persone in provincia di Ravenna, 18 a Bologna; 6 a Ferrara; 7 a Forlì-Cesena; 12 a Modena; 8 a Parma; 5 a Piacenza; 10 a Reggio Emilia; 6 a Rimini.

La Prefettura insieme al Comune sta individuando anche una soluzione temporanea per l’accoglienza dei minori non accompagnati. La Caritas si sta adoperando insieme alla Cri per rifornire di indumenti e pasti i migranti.

Foto di Massimo Argnani

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