Film-videogiochi contro alcol e droga: «Per arrivare ai giovani, senza moralismi»

Al via le riprese per una serie di cortometraggi in collaborazione con la polizia locale. Ne parla il regista Lamattina: «I protagonisti vanno in discoteca e gli spettatori potranno scegliere il loro personaggio. Il finale può essere tragico…»

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Il regista Gerardo Lamattina

Alcolismo, droga, tossicodipendenza e guida in stato di ebbrezza sono i temi chiave di una serie di cortometraggi dal titolo Troppo tardi per tornare indietro?, diretti dal regista ravennate Gerardo Lamattina e con protagonisti cinque ragazzi e ragazze dai 17 ai 22 anni.

Il progetto è parte di un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri (dipartimento per le politiche antidroga) che vede in prima fila la polizia locale del Comune di Ravenna, nella cui caserma si sono svolti i casting. Le riprese inizieranno il 26 novembre e la post produzione terminerà entro la fine dell’anno. I cortometraggi diventeranno poi un videogame fruibile attraverso una web App.

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Marianna Panebarco

Il bando è stato vinto dalla Panebarco. società di produzione di Ravenna specializzata in animazione ed effetti visivi, che ha dato incarico al regista Gerardo Lamattina per la parte cinematografica.

«Ho scritto l’idea e la sceneggiatura insieme a Monica Vodarich, vicepresidente di Linea Rosa ma anche scrittrice, con la quale lavoro spesso – racconta il regista Lamattina – e ho chiesto una consulenza allo scrittore algerino Tahar Lamri, con il quale ho già scritto altri progetti sul tema. La nostra idea non è stata quella di “criminalizzare” i giovani, ma di utilizzare il cinema come strumento pedagogico portatore di speranza, in grado di mostrare diverse situazioni e offrire l’opportunità di rimediare agli errori».

In particolare, verranno girati cinque cortometraggi, con diversi finali tra cui lo spettatore potrà scegliere. «La formula che abbiamo adottato, in accordo con Panebarco e con la Polizia Municipale, riprende proprio il funzionamento di un videogame. I protagonisti della storia vanno in discoteca e al termine della serata, quando devono tornare a casa, si trovano in condizioni fisiche differenti: alcuni hanno bevuto, altri invece hanno assunto droga, oppure hanno deciso di non farlo. Una volta scelto il personaggio iniziale, lo spettatore segue la sua storia e poi si ritrova a dover decidere per un determinato percorso oppure per un altro e così via, fino ad arrivare al finale che può essere positivo o tragico». Il regista, inoltre, spiega che per questo progetto adotterà una pratica di adattamento della sceneggiatura insolita: «Riscriverò la sceneggiatura sul campo, in base ai protagonisti, ai quali chiederò di raccontarmi delle esperienze che hanno realmente vissuto: farò diventare personaggio la persona, con una parte del suo vissuto personale. Anche gli adulti compariranno spesso in scena, ma per una precisa scelta formale non si vedranno mai in volto: saranno corresponsabili delle azioni dei loro figli, ma non ci metteranno mai la faccia. Per quanto riguarda le riprese, i cortometraggi verranno girati a Ravenna e nei dintorni, anche se per dare più universalità al prodotto abbiamo deciso di evitare la localizzazione con dei precisi riferimenti geografici, considerando Ravenna come una qualsiasi città di provincia del Nord. Lavoro spesso con i giovani e sono molto interessato ad esplorare, attraverso il cinema, il disagio giovanile prestando molta attenzione a evitare moralismi di facciata o a puntare il dito contro alcune categorie. Con questo progetto vogliamo sottolineare che le persone possono scegliere di vivere la vita in modo consapevole, anche compiendo azioni che per alcuni possono essere moralmente riprovevoli, la cosa importante è che queste scelte non incidano sulla vita degli altri. Confido di catturare l’attenzione attraverso il videogame, che fa parte dell’universo giovanile, e a questo proposito tutte le riprese saranno realizzate con smartphone di ultima generazione che garantiscono uno standard di ripresa professionale ma hanno il vantaggio di poter utilizzare tecniche innovative e molto coinvolgenti».

Anche la musica ricoprirà un ruolo importante: oltre al compositore ravennate Marco Rosetti che firmerà la colonna sonora, ci sarà un giovane cantante rap, che è anche tra gli interpreti scelti, e che scriverà una canzone proprio per questi cortometraggi. Il film verrà promosso l’anno prossimo nelle scuole, in collaborazione con la polizia municipale, e da marzo il videogame sarà fruibile per tutti online e gratuitamente. «Confidiamo di avere una vasta platea – conclude Lamattina – e di sfruttare anche il valore cinematografico del prodotto, inviandolo nei festival di settore».    

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