Allarme smog, in provincia misure d’emergenza in 23 degli ultimi 28 giorni

Temperature fino a 19 gradi nelle case e divieto di combustione all’aperto

Nicola Montalbini

Illustrazione di Nicola Montalbini

Schizzano gli indicatori di smog nel cuore della Pianura padana: in Emilia sono stati registrati livelli di particolato pm10 (che comprende anche polveri pm2.5) oltre il doppio della soglia giornaliera indicata per legge che è di 50 microgrammi per metro cubo. Per dieci giorni su 14 questo limite è stato di gran lunga superato nel Piacentino, con un picco di 119 (il 19 febbraio), e nel Modenese, con un massimo di 111 (sabato). I 119 microgrammi di Piacenza sono il valore più alto registrato da inizio anno in regione.

Sui social a commentare questi dati con un’illustrazione, che pubblichiamo qui sopra, anche l’artista ravennate Nicola Montalbini, che denuncia l’eccessiva cementificazione.

A Ravenna il picco è stato di 90 in gennaio. Dal 25 gennaio al 21 febbraio compresi per 23 giorni su 28 sono state in vigore le ulteriori limitazioni previste dal Piano aria regionale (resteranno in vigore anche per tutta la giornata di mercoledì 21 febbraio, per poi decadere dal 22).

Ulteriori limitazioni che per i tre principali comuni della provincia (Ravenna, Faenza e Lugo) prevedono l’obbligo di mantenere una temperatura fino a un massimo di 19 gradi (con 2 di tolleranza) nelle case e negli uffici e di 17 gradi nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali; il divieto di uso (in presenza di impianto alternativo) di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 4 stelle; il divieto di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio) e il divieto di spandimento di liquami con tecniche non ecosostenibili.

Tali disposizioni si aggiungono alle misure ordinarie vigenti dal primo ottobre al 30 aprile e che prevedono: per tutti i Comuni della provincia il divieto di abbruciamento di residui vegetali e il divieto di circolazione, dalle 8.30 alle 18.30 nelle aree urbane individuate da appositi cartelli a tutti i veicoli diesel di categoria emissiva inferiore a Euro 4 compreso (in realtà Euro 3 per i residenti nei comuni il cui territorio sia stato alluvionato, quindi tuti quelli della provincia), ai veicoli a benzina di categoria inferiore a Euro 2 compreso e ai veicoli a doppia alimentazione, ciclomotori e motocicli di categoria inferiore a Euro 1 compreso.

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