L’assessore Costantini annuncia una serie di eventi di livello:
in centro un nuovo mercatino, arrivate due proposte al Comune
Ma le novità saranno in centro a Ravenna, in un periodo che le scorse Amministrazioni non hanno mai valorizzato particolarmente, essendo stato ritenuto di bassa stagione dal punto di vista turistico per la città d’arte. «La nostra intenzione – rivela l’assessore – è di partire con una sorta di festival in grado di unire arte e musica, in centro storico, già dall’8 al 12 dicembre, sfruttando il ponte dell’Immacolata e allo stesso tempo l’anniversario dei 20 anni del riconoscimento attribuito dall’Unesco ai monumenti ravennati. Poi dal 23 dicembre all’8 gennaio metteremo in campo un calendario in grado di alzare il livello rispetto al passato, una proposta forte di intrattenimento per dare una motivazione in più a visitare Ravenna, accanto ad alcuni appuntamenti fissi come il nuovo mercatino di qualità di piazza del Popolo». La novità, infatti, è che non ci saranno più le casette di legno degli anni passati, non essendo stata ritenuta più idonea, dopo 12 anni, l’offerta di quegli ambulanti. Nascerà invece un mercatino che dovrà essere in grado di valorizzare le eccellenze del territorio, legato alla vocazione culturale di Ravenna, «senza scimmiottare quelli natalizi più noti». Sono arrivate due proposte (al momento al vaglio dei tecnici) al bando pubblico chiuso pochi giorni fa dal Comune per un progetto che dovrà prevedere anche iniziative di animazione e il coinvolgimento almeno in parte di piazza Garibaldi e per cui l’Amministrazione, tramite l’assessorato alle Attività produttive, ha deciso di investire 10mila euro anche come sorta incentivo.
Quest’anno la novità principale della Notte d’oro è rappresentata dall’Hackaton, una sorta di maratona digitale a cui si sono iscritte 15 squadre con imprenditori e creativi provenienti da tutta la regione e anche da Roma e Torino («in fin dei conti sono 67 ospiti in più di Ravenna per la Notte d’oro…», sorride Costantini). Avranno il compito di realizzare prototipi di applicazioni digitali in grado di migliorare i servizi al turista della città.
Per chiudere il capitolo e le polemiche sul concerto di Nada (vedi sempre tra gli articoli correlati), l’assessore sottolinea che si è speso circa 3mila euro in meno dell’anno scorso e che si tratta di un nome «di cartellone», in grado – secondo Costantini – di spostare gente appositamente anche da altre città della Romagna.
Il Movimento Civico Cambierà, in particolare, ha poi sollevato dubbi sull’opportunità di assegnare la gestione del concerto a un’associazione ravennate, la Norma. Su questo punto l’assessore – che ribadisce la sua contrarietà a far scegliere il nome dell’artista dai cittadini – allarga le braccia: «Gli anni scorsi si era fatta polemica invece per la Pulp di Rimini…».
Questo è solo uno stralcio dell’intervista a Costantini pubblicata in versione integrale sul settimanale R&D di giovedì 6 settembre e in distribuzione in questi giorni