Dal febbraio scorso è possibile gustare un piatto di autentici cappelletti romagnoli anche a Nuova Delhi. Certo, il brodo è rigorosamente di pollo, senza manzo, per rispetto alla cultura e alle abitudini alimentari del luogo, ma l’atmosfera, i sapori e l’accoglienza hanno una firma tutta ravennate. Lorenzo Lanzoni, giovane imprenditore della città, l’amico Harsh Rathore, conosciuto all’università e socio di Lanzoni nella gestione di tre ristoranti in Italia, hanno inaugurato nel centro di Nuova Delhi (proprio davanti al celebre Qutub Minar) “Mi piaci” il ristorante e pizzeria che vuole portare l’autentico gusto italiano in una delle più importanti città indiane. L’idea è nata dopo una vacanza in India nel dicembre 2024.

Dopo una prova iniziale con una piccola pizzeria, Lanzoni e Rathore fanno il “grande passo” con l’inaugurazione del nuovo ristorante in pieno centro: «Harsh mi parlava sempre del sogno di portare il vero cibo italiano nel suo Paese. Non avrei mai immaginato che sarebbe successo così in fretta — racconta Lanzoni —. Tutto è iniziato con un viaggio. Dopo anni lontano dall’India, Harsh mi ha invitato ad accompagnarlo per visitare la sua famiglia. Mi sono innamorato immediatamente di questo Paese: l’energia, la cultura, le persone… c’era qualcosa che mi ha fatto sentire al posto giusto. Grazie a suo cugino Nitin abbiamo avuto l’opportunità di aprire una piccola pizzeria in uno spazio condiviso tra Gurugram e Faridabad. Fin dal primo giorno, l’obiettivo era chiaro: portare la vera cucina italiana in India, partendo dalle persone. Abbiamo fatto colloqui in Italia e abbiamo portato qui i primi membri del team: un pizzaiolo e un restaurant manager. La risposta del pubblico è stata incredibile. La gente amava il nostro cibo, sia dal vivo che online. Ma quello spazio non era casa: era troppo distante dal centro e non ci permetteva di esprimerci davvero». Così lo spostamento nel cuore della città, davanti a uno dei monumenti più amati di South Delhi: «Un luogo speciale, iconico, che riflette l’essenza di ciò che siamo diventati. È lì che Mi Piaci è davvero nato» commenta Lanzoni.

L’ambiente è essenziale e raffinato, tipicamente europeo, con quadri alle pareti che raccontano “La dolce vita” italiana. Ce ne è uno in particolare però che racchiude la vera anima del ristorante: una foto di Lanzoni da bambino, seduto in cucina accanto alla nonna Maria Augusta: «È lei la mia ispirazione— spiega il titolare —. L’idea è quella di “esportare” il buono della tradizione casalinga italiana, la cucina delle nonne e dei ricordi».
Oltre alle specialità romagnole, come cappelletti, appunto, e gnocco fritto, è possibile trovare sul menù i piatti più amati di tutto il Bel Paese, dal risotto alla milanese a supplì e arancini, passando per polenta, plin e carbonara. Il piatto preferito dagli abitanti di Nuova Delhi però sono le tagliatelle “Mi piaci”: pasta fatta in casa con tartufo, mantecata direttamente all’interno della forma di parmigiano. «La parte scenica e esperienziale della cena è uno dei punti forti del nostro locale — continua Lanzoni — come la spinning pizza, o il tiramisù assemblato al momento. Non è solo un viaggio nei sapori italiani, ma un’esperienza culinaria da vivere in prima persona».
Ad accompagnare la cena, anche una selezione di iconici drink italiani, da gustare anche sul rooftop del locale: dall’immancabile spritz Aperol/Campari alle rivisitazioni con limoncello o basilico.
La cucina e la sala sono affidate a un team italo-indiano, con il corporate chef Mattia Volpari ai fornelli, dopo un’importante storia nelle cucine di diversi ristoranti stellati italiani, la manager di sala Silvia Aserio, dai migliori locali di Milano e il pizzaiolo Ciro Caputo, napoletano formatosi all’interno dell’Antica Pizzeria da Michele. Il lavoro di squadra e l’attenzione alla qualità del risultato ha portato Mi piaci a distinguersi già nei primi mesi di apertura, con la vittoria in ottobre del Miglior Ristorante Debuttante nel Nord dell’India, assegnato dal The Economic Times.

Tra gli ospiti del ristorante, anche l’ambasciatore italiano in India e Nepal Antonio Bartoli, che commenta: «Davvero fantastico. Autentico. Il rischio quando si porta la cucina italiana all’estero è quello di perdere l’originalità dei nostri sapori. Qui non è così: ottima pizza, risotto fantastico, pasta al dente… per non parlare del tiramisù».
Il 10 dicembre anche l’incontro con il ministro degli esteri Antonio Tajani, in India per la proclamazione della cucina italiana come patrimonio Unesco. Le celebrazioni in ambasciata hanno permesso al ministro di entrare in contatto con tutte quelle attività che rappresentano la cultura gastronomica italiana in India tra cui, appunto, la realtà d’eccellenza di Mi Piaci.
Lo staff di "Mi Piaci"



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