Mentre tutti si attende con somma curiosità il 19 settembre per conoscere gli esiti dell’inchiesta dell’apposita commisione consiliare sul buco di bilancio dell’ex consorzio, qua e là trapelano indiscrezioni. Ieri per esempio il Corriere riportava che si potrebbe profilare un reato penale per aver gonfiato i crediti al fine di far tornare i conti. Tutte “indiscrezioni” da confermare naturalmente. Anche perché – e a lungo si era dibattuto sulla questione – è stata scelta la tipologia di commissione che prevede la “consegna del silenzio” assoluto. Le riunioni sono chiuse a pubblico e stampa e nulla dovrebbe essere dato a sapere. Senonché, appunto, come del resto era prevedibile, qualcosa pare si sappia. E allora, ci tormenta un dubbio: non è che finiti i lavori di questa commissione, se ne dovrà istituire un’altra perché indaghi sulle fughe di notizie dell’indagine?