Diciotto anni, che età memorabile

Chi non ricorda il proprio diciottesimo compleanno? Si acquisisce il diritto di voto, si può guidare un’auto, ci si può firmare da soli le giustificazioni per le assenze da scuola. Un giorno si è ancora ragazzi, il giorno dopo si diventa adulti. E, in alcuni casi, da adesso, pure clandestini. Sì, fino al giorno prima sei inserito in un programma educativo, ti stai preparando a diventare lavoratore, cittadino, contribuente dopo che sei arrivato, da solo, in un paese dalla lingua sconosciuta alla ricerca di una sorte migliore per te e la tua famiglia e il giorno dopo, tanti auguri, spegni le candeline e sei diventato un indesiderato. Dovevi arrivare prima, carino, a dieci o dodici anni. Troppo comodo emigrare a sedici o diciassette. Sì, certo, ti hanno accolto, perché come minorenne non potevi essere espulso. Ma adesso, che sei maggiorenne, è ora che te ne torni al tuo paese oppure che scompari, ti fai invisibile nei recessi della clandestinità. Sì, il diciottesimo compleanno continuerà a restare una giornata davvero memorabile, per tutti.

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