Separazione e affido, le associazioni femministe in piazza contro il Ddl Pillon

E i gruppi di maggioranza a Ravenna presentano un ordine del giorno che chiede al sindaco di contrastare le misure inserite nel decreto

Break Up, Divorce, Shared Custody Of Children And Breaking Family Apart Concept.

Break up, divorce, shared custody of children and breaking family apart concept. Bad parenting. Legal fight about kids. Couple ripping a paper with man, woman and child icon.

Giornata di mobilitazione delle associazioni femministe e in difesa delle donne contro il Ddl Pillon in materia di separazione e affido il 10 novembre, promossa in particolare dall’Associazione D.i.Re Donne in Rete contro la Violenza, rete nazionale dei centri antiviolenza in Italia, a cui hanno aderito i centri antiviolenza della Regione Emilia-Romagna e della provincia di Ravenna.

A Ravenna l’appuntamento è in piazza Unità d’Italia dalle 15.30 alle 18 con un’iniziativa promossa da Udi Ravenna, Linea Rosa, Casa delle Donne, Donne Ccgil, Di.Re., Fmp. «A parole – scrivono le promotrici a proposito del disegno di legge tanto discusso – vorrebbe conciliare i problemi, ma guardandolo bene crea maggiori difficoltà, imponendo regole e mediatori che, oltre ad avere un costo, stravolgerebbero la vita dell’intera famiglia».

A Faenza, dalle 9 alle 12, il centro antiviolenza Sos Donna di Faenza, in via Laderchi 3, aprirà le porte alla cittadinanza con una ricca colazione offerta dal “Club del Cucchiaio” per un momento conviviale e informativo sul Ddl Pillon. Sarà presente per tutta la mattinata l’avvocata Barbara Liverani del foro di Ravenna, volontaria dell’Associazione Sos Donna, per eventuali chiarimenti e in quella sede verrà presentato il documento promosso dal Gruppo Avvocate di D.i.Re. Contemporaneamente le volontarie dell’Associazione saranno presenti in Piazza della Libertà per un banchetto informativo.

Nel frattempo, sul tema, a Ravenna, i gruppi consiliari di maggioranza hanno depositato un ordine del giorno che chiede alla giunta e al sindaco di contrastare nelle sedi opportune le proposte contenute nel disegno di legge, «anche sensibilizzando tutti i parlamentari emiliano romagnoli su questo tema e approvando la risoluzione dell’Assemblea legislativa che impegna la Giunta Regionale a sostenere le ragioni di chi non condivide i contenuti della proposta del senatore leghista Pillon».

L’ordine del giorno (firmato da Patrizia Strocchi del Pd, Michele Distaso di Sinistra per Ravenna, Mariella Mantovani di Articolo 1 Mdp, Chiara Francesconi del Pri e Daniele Perini di Ama Ravenna) esprime “una grande preoccupazione per l’arretramento della condizione femminile sul fronte dell’autonomia economica e dei diritti acquisiti e delle violenze subite”.

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