C’è chi ha gridato al sessismo per la discoteca che fa entrare a 1 euro le donne, ma solo quelle che indossano scarpe con i tacchi.
Santa la madonna se siete schizzinosi, fosse per me farei invece un vero e proprio tariffario: 20 euro i cessi, 10 euro le troppo vestite, a discrezione della direzione, 5 euro chi ha i tacchi (non esageriamo, sono sopravvalutati), 2 euro se mostri un pezzo di culo, 1 se ti fai toccare le tette, gratis se prometti all’ingresso di fare la troia per tutta la serata. Mica è discriminatorio, no? Non si obbliga nessuno e poi mica si vieta l’ingresso ai cessi, no? È solo una promozione simpatica! Per dire, si potrebbe fare anche con gli uomini. Boh, no, forse no, che i morti di figa sono sempre molti di più delle fighe, in effetti.

Altre promozioni che consiglio a locali e istituzioni.

– Con una porzione di cappelletti alla Festa in piazza Kennedy (che c’è anche il porco) il prossimo anno si potrebbe regalare un kit con forchetta argentata, parmigiano grattugiato e un biglietto già strappato e validato del nuovo museo Classis, per far tornare i conti.

– Chi è disposto a pagare un 10 percento in più di tasse comunali potrà stringere la mano di Michele de Pascale che ha stretto quella del Papa e che non è stata e non sarà più lavata da quel giorno (la stessa vantaggiosa promozione potrebbe essere adottata dalla Cassa di Risparmio per i suoi clienti, visto che c’è appena stato anche il presidente Patuelli, oppure dal Comune di Cervia, visto che ci va ogni anno il sindaco con il sale, prima che il Papa si rompa giustamente le palle di incontrare tutti ‘sti ravennati).

– Ingresso a 1 euro al cinema e/o a teatro per tutti coloro che lasciano il cellulare all’entrata.

– Ingresso a 1 euro allo stadio, a Ravenna, sempre. Anzi gratis, ma non basterebbe lo stesso per riempirlo.

– Sconti in bolletta per chi va a buttare i propri rifiuti a Forlì, per dispetto, visto che hanno iniziato loro.