Sleeping With Other People (di Leslye Headland, 2015)
In una tempestosa e demenziale serata al campus, Lainey e Jake perdono la verginità assieme, quasi per caso, e si perdono di vista più in fretta di come si sono incontrati. Dodici anni dopo, il destino si diverte ancora e li fa incontrare nuovamente a una riunione per persone sesso dipendenti. Da quel giorno nasce una relazione sentimentale tra i due protagonisti che faranno di tutto per farla sembrare un’amicizia.

Leslye Headland è un’autrice di commedie, tanto talentuosa quanto sconosciuta da noi, nonostante il bel debutto con The Wedding Party e la serie Russian Doll che, grazie a Netflix e soprattutto a una passata recensione su questa rubrica, si sta ritagliando una fetta di pubblico.
Tra il debutto e il quasi-successo troviamo questo delizioso film, una sorta di Harry ti presento Sally 2.0, condito da brillanti dialoghi “alla Woody Allen”, divertentissimo, spesso non privo di una punta di cattiveria (un pizzico in più e sarebbe stato perfetto) e dal ritmo narrativo incessante e avvincente.
I due protagonisti sono, oltre che bravi, simpaticissimi e catturano in un batter d’occhio l’affetto degli spettatori: Jason Sudeikis viene dal Saturday Night Live e Alison Brie dalla serie Mad Man; inoltre la splendida Amanda Peet ci suggerisce che alla soglia dei cinquant’anni si può essere ancora bellissime; chiude il cerchio la “Russian Doll” Natasha Lyonne.

Il film è in bilico tra commedia spensierata, divertimento intelligente e piccolo cult grazie soprattutto, come già detto, ai suoi dialoghi brillanti, colti e incalzanti, e grazie ad alcune scene che non possono passare inosservate come la lezione di masturbazione femminile che Jake dà a Lainey. Non sorprende la bella colonna sonora, rigorosamente indie e rock, che accompagna educatamente un film che non brillerà per originalità ma si fa voler bene per tutto il resto o quasi.

Sleeping With Other People non è uscito nelle sale ed è disponibile in streaming tramite Rakuten Tv (un servizio che offre singoli film a pagamento senza sottoscrivere abbonamenti) ed è una delle visioni che calzano più a pennello col concetto di serata in perfetto relax, nonostante il titolo italiano che alla sigla-acronimo SWOP aggiunge un bel “I sesso dipendenti”, per accaparrarsi un pubblico d’elite.

Arene: sono partite, offrono film interessanti, entreremo nel vivo quando non avremo da segnalarvi film meritevoli come SWOP, e nel frattempo andate a popolare la Rocca di Ravenna e l’Arena di Bagnacavallo, ricche di titoli su cui discutere per tutta l’estate.