“Ricominciamo dal Primo Maggio”: il teatro Rasi riapre con una giornata di eventi

Dalle 11 di sabato tra storia, cinema e letteratura. «Un segnale di luce e speranza»

T I R E S I A S 2020

Tiresias

«Per festeggiare la riapertura dei teatri e la ripartenza delle attività in presenza del pubblico», Ravenna Teatro ha ideato un appuntamento speciale per sabato 1° maggio, Festa del Lavoro. Una densa giornata di eventi al Teatro Rasi, dalla mattina fino alla chiusura serale, che si dipanerà tra storia, teatro, cinema e letteratura

Una data simbolica, quella scelta da Ravenna Teatro per riaprire le porte del Rasi alla comunità. Una data che, come ha osservato l’assessora alla cultura Elsa Signorino durante la conferenza stampa, «riempie di emozione, perché si torna a fruire lo spettacolo nell’unico modo possibile e insostituibile, ovvero dal vivo».

«Il Primo Maggio come un segnale di luce e speranza: abbiamo scelto la festa dei lavoratori per riaprire il teatro alla città, e per far capire quanto è necessario continuare a lavorare», ha detto il direttore di Ravenna Teatro Alessandro Argnani. «In questi mesi di pandemia il teatro Rasi non è stato con le mani in mano: ha continuato a essere aperto a studiosi e artisti. Abbiamo prodotto nuovi lavori e abbiamo cercato di dare sostegno a tutte quelle realtà artistiche, giovani e periferiche, che non hanno potuto usufruire dei sostegni ministeriali, distribuendo 70 mila euro e offrendo residenze artistiche, ovvero luoghi dove poter lavorare e continuare a coltivare talenti e competenze», ha continuato Argnani. «Ora, per questa nuova fase, c’è bisogno di redistribuire le ricchezze, e noi siamo pronti a farlo. Se c’è una critica che si può muovere al ministero della cultura è proprio di questo tipo: occorre una visione culturale che vada oltre le contingenze, per pianificare un nuovo futuro artistico».

La giornata di sabato 1 maggio si aprirà alle 11 con un appuntamento speciale di Storie di Ravenna dal titolo Dei teatri e del lavoro. Protagonisti Francesco Antonelli, Elisa Emaldi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Giovanni Mazzotti, Laura Orlandini, con le letture di Laura Redaelli e le musiche di Valerio Vigliar. Questa puntata speciale di Storie di Ravenna – immaginifico itinerario per scandagliare il passato e interrogare il presente, cercando tracce di racconto nelle archeologie e nelle icone, nelle narrazioni orali e nelle carte – sarà incentrata sulla riapertura dei teatri cittadini e la giornata del Primo maggio, festa dei lavoratori, spaziando dalla storia del Teatro Socjale di Piangipane, costruito dai braccianti, all’attività dei “pignaroli”.

Nel pomeriggio, alle ore 16, la proiezione di The Congo Tribunal, film dello svizzero Milo Rau, tra i più importanti registi europei contemporanei. The Congo Tribunal è stato presentato alle Giornate del cinema svizzero a Venezia 2018, dopo i passaggi di Locarno e Solothurn; questo lavoro di Milo Rau, che usa ancora una volta teatro e cinema come contenitori degli orrori dell’umanità, mette in scena un processo per i crimini di guerra compiuti durante il lungo conflitto civile in Congo, che ha causato più di 5 milioni di morti in 20 anni.

Alle ore 18 la giornalista e critica teatrale Francesca De Sanctis, storica firma de L’Unità, presenterà, in dialogo con lo scrittore e giornalista Matteo Cavezzali, il suo libro Una storia al contrario (Giulio Perrone Editore, 2020), con letture di Camilla Berardi. Quella della De Sanctis è una storia vera, personale e universale, in cui risuonano nomi come Gramsci, i maestri del DAMS di fine Novecento, e in cui si elabora la fine del quotidiano l’Unità nel 2014, che ha portato la De Sanctis a percorrere una strada “al contrario”, appunto, da assunta a precaria.

La giornata si concluderà quindi alle 20, quando sul palco del Rasi andrà in scena Tiresias, una produzione Angelo Mai/Bluemotion, con Gabriele Portoghese e per la regìa di Giorgina Pi.
Tiresias – da Hold your own/resta te stessa di Kate Tempest – ha debuttato la scorsa estate al Paolo Pini di Milano ed è stato salutato come uno degli spettacoli più interessanti del 2020. La regista romana Giorgina Pi, che il pubblico ravennate ha già potuto apprezzare nel maggio 2019 con Settimo Cielo, ha collaborato con vari artisti, tra cui Motus, Fanny & Alexander, Balletto Civile. Tiresias è il secondo affondo sulla giovane drammaturga londinese Kate Tempest dopo Wasted del 2019 e vede in scena un notevole Gabriele Portoghese, attore classe ’82 allievo di Carlo Cecchi.

Per i biglietti consigliata la prevendita (anche on line), per info: sito: www.ravennateatro.com; tel. 0544 36239 e 333 7605760, da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 18.

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