Non sono serviti ad arricchire davvero il confronto, semmai, seppur involontariamente, lo hanno di fatto ostacolato, in questa faticosa e noiosa campagna elettorale. E non sono serviti nemmeno a portare gente alle urne, visto che a votare c’è andato un elettore su due.

Non entreranno in consiglio comunale perché nemmeno tutti insieme avrebbero forse i voti sufficienti.

Allora, a tutte quelle liste che non sono arrivate nemmeno all’uno percento di una percentuale così bassa di votanti, in particolare ai candidati sindaci che sono ben cinque, ma anche alle varie liste a sostegno di altri candidati che sono altre undici (addirittura 19 liste su 30 sono sotto il 2 percento), beh, ecco, ci permettiamo un modesto invito a una profonda riflessione.

Si può fare politica in tanti modi, non c’è sempre per forza bisogno di mettere un simbolo sulla scheda per sé e i propri quattro amici. Che poi va a finire come è andata a finire.