La deludente biografia del principino Harry

Spare Principe Harry

Se ci sono due cose che detesto sono i gossip e le famiglie reali. Tanto più quando questi due fenomeni si presentano simultaneamente. Quindi la biografia del principino Harry è evidentemente la cosa più lontana del mio interesse possibile. Perché allora sono qui a parlarvi di Spare?

C’è una sola cosa che mi ha spinto a leggere questo libro, la sfida raccolta da un grande scrittore, fare un libro partendo da una storia vera di nullo interesse. Come sapete (o forse immaginate) i libri dei Vip sono sempre scritti da autori “invisibili” i cosiddetti ghostwriter, che prestano la loro penna alle storie altrui. Questa è un’arte particolare che può essere fatta solo per denaro, oppure con una certa abilità narrativa.

L’autore di Spare è un ghostwriter, che ha ormai poco di “ghost”, visto che è diventato famosissimo scrivendo Open di Agassi. Sto parlando di J.R. Moehringer, giornalista e scrittore vincitore del premio Pulitzer. Ho pensato: se Moehringer è riuscito a farmi appassionare alla storia di Agassi, anche se il mio interesse per il tennis è nullo, vediamo se è abbastanza bravo da farmi interessare anche quella del principino. Inoltre il libro è primo in classifica, quindi vuol dire che a tanti evidentemente sta piacendo, motivo in più per mettere alla prova la mia costanza di lettore.

Ebbene, devo dire che il libro è una cocente delusione. Moehringer non è riuscito a tirare fuori nemmeno una goccia di sangue da quella rapa reale. Se la forza di Open stava nella sincerità di quel racconto, in cui il campione mostrava le sue ferite, qui la narrazione è molto trattenuta, tutto è esattamente come uno se lo immagina. Non c’è mai un guizzo di autenticità. Probabilmente la colpa di questa freddezza è dovuta al principino, che è in una fase della sua vita in cui deve dimostrare al mondo e alla sua famiglia qualcosa, e non può permettersi il lusso di dire la verità.

Mentre Agassi ormai non aveva nulla da perdere, perché era già nell’Olimpo dei Campioni, e quindi era libero, il prin- cipino è invece vicino alla bancarotta, cosa che lo mette evidentemente in una posizione diversa. C’è da chiedersi come avrebbe impostato il lavoro Moehringer se fosse stato davvero libero di gestiere a suo piacere la materia, visto che alcuni elementi di interesse sicuramente ci sono. Avrebbe potuto provare a capire com’è crescere in una famiglia così “diversa” dalle altre, e approfondire il tremendo lutto di Diana e le molte speculazioni che sono seguite viste dagli occhi di un ragazzino.

Però per farlo ci vorrebbe qualcuno che ha voglia di mettersi a nudo, e qui non c’è. Ne risulta un noioso riassunto delle vicende che già conosciamo con qualche frecciatina avvelenata per i parenti (per altro su dettagli la cui veridicità è difficilmente appurabile). E dunque Moehringer è forse l’unico che mostra il suo vero lato umano in questa vicenda, ovvero per soldi gli esseri umani farebbero qualsiasi cosa.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24