260 – Musica e mosaico

Musica E Mosaico

Merita sempre leggere i cataloghi delle mostre soprattutto quando contengono testi che rendono ragione di determinati processi creativi e inquadrano le opere nel loro contesto artistico e culturale. Il catalogo della “mostra di mosaici d’artisti contemporanei”, edito per le edizioni Angelo Longo nel 1967, rende bene le motivazioni che avevano portato alla realizzazione della mostra del 1959 resa possibile grazie allo stretto dialogo di importanti artisti dell’epoca con i mosaicisti della “Bottega del Mosaico” di Ravenna diretta da Giuseppe Salietti.
Nell’introduzione Giuseppe Bovini, curatore del progetto, oltre a mettere in luce il fondamentale rapporto del mosaico con l’architettura, sottolineava come si fosse cercato di creare un dialogo tra l’artista, autore del cartone, e il mosaicista che doveva “tradurre” l’opera in mosaico. Alfine di rendere efficace questo «stato di reciproca comprensione, se non di perfetta comunione, tra artista e mosaicista», erano stati pensati diversi colloqui e per rendere ancora più immediata l’idea di questo profondo legame tra loro, Bovini si affidava alla metafora della musica: «Siamo di fronte ad un procedimento che ha la più stretta analogia con un’opera musicale e la sua esecuzione, tuttavia siamo di fronte al felice e fortunato caso – che però è stato voluto e deliberatamente cercato – che il “compositore” ha fornito preventivamente chiarimenti, spiegazioni, delucidazioni, suggerimenti all’“esecutore”, anche – diciamo – in fase di prova».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24