287 – Una zuppiera per Baldassarre

287) MAGI RESTAURIÈ davvero curiosa la vicenda del mosaico raffigurante i Magi nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, una rappresentazione che risale alla colta committenza dell’arcivescovo Agnello quando intervenne per modificare parte del ciclo iconografico voluto dal re Teoderico.
Purtroppo, lungo il corso dei secoli, la parte superiore del mosaico crollò e nel tempo si intervenne in vari modi per risarcirne la lacuna. Santi Muratori, in un articolo colto e a tratti sarcastico, ricostruisce la storia degli incresciosi restauri condotti su questo celebre mosaico: «Attorno a quei poveri Magi si fa […] un grande armeggìo: il Salandri prepara le teste pel restauro; il Mazzoni dopo la morte del Salandri prepara un altro pezzo di mosaico sulla scorta della pittura già sottentrata all’originale; il Falchetti intanto si offre anche lui candidato alla successione del mosaicista romano, e dà prova della sua abilità con certi saggi di uno stile bizantino che Dio ce ne scampi; il Sarti fa i disegni pel Salandri, collauda il lavoro del Mazzoni, e finalmente eseguisce i cartoni che il Kibel tradurrà in opera. Sono quindi moderne, cioè del Kibel, le parti superiori delle figure: Gaspare dalla fibula della clamide, Melchiorre dall’ indice della mano, Baldassarre dal braccio destro in su. Quanto alle sacre offerte, è antico il vaso dell’oro portato da Gaspare, e sono di restauro, evidentemente condotti sulla pittura, la navicella o turibolo per l’incenso e …la zuppiera che dovrebbe contenere la mirra».

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