mercoledì
25 Giugno 2025

315 – San Vitale e la messa d’Oriente

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315) SAN VITALE MESSA D'ORIENTECi sono autori, come lo scrittore Aleksandr Aleksandrovič Trubnikov, che hanno guardato Ravenna e i suoi monumenti con occhi sognanti, restituendo visioni, più che puntuali descrizioni. Sotto la sua penna, complici la notte e il temporale, la Basilica di San Vitale diviene un luogo di mistiche apparizioni: «Su San Vitale è notte. […] Un lampo si è acceso e la chiesa di San Vitale si è illuminata vivamente ed è sparita. Essa è la custode di Bisanzio. Le scaglie di mosaico rivestono le pareti di intrecci multicolori, come tappeti favolosi, e quando guardi in alto sembra che stormi di pavoni e uccelli del paradiso, con le code scintillanti spiegate, stiano volteggiando sotto le arcate del soffitto. Presso l’antico altare, insieme al proprio seguito e agli amici più fidati, stanno i sovrani: Giustiniano, l’imperatore del Bosforo azzurro e del Tempio della Divina Sapienza, e l’imperatrice Teodora. […] In questa strana notte prende forma uno scenario di una sfarzosità folle: la messa d’Oriente. La liturgia antica si svolge nel fulgore dei mosaici, delle gemme, degli abiti da penitenti, nelle screziature di broccati, porpora e seta, sotto lo splendore di croci, calici e vangeli tempestati di pietre preziose; il fumo azzurro del ladano si spande dagli incensieri, sale oltre i capitelli di merletto fino alle volte per dissolversi fra pavoni di smeraldo e fiori arcobaleno. E candidi sacerdoti e diaconi e cortigiani si inchinano a Colui che presiede sul trono in abiti regali, il Cristo».

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