Per la collezione “Il fiore”, diretta da Ettore Modigliani ed edita dai Fratelli Treves, Giuseppe Gerola aveva scritto una breve guida intitolata «I monumenti di Ravenna bizantina». Il piccolo volume, il tredicesimo della collana, si presentava suddiviso in due parti. Dopo un’introduzione incentrata su svariati temi ed utile a orientarsi nella storia e nelle questioni più propriamente artistiche, nella seconda parte venivano commentati, con tanto di ampio corredo fotografico, monumenti, iconografie e opere d’arte. Alla Basilica di San Vitale erano state dedicate numerose schede e, tra queste, una prendeva in esame gli straordinari pannelli del corteo imperiale: «il gusto nuovo trionfa sopra tutto nei due riquadri che […] tramandano il ricordo storico della consacrazione del tempio. Giustiniano da un lato, nel purpureo paludamento e col diadema imperiale, reca il pane dell’Eucarestia. […] Dall’altro, Teodora, l’imperatrice, sostiene il calice del vino da consacrarsi. Gli ori e le gemme che le piovono dal capo tentano invano di nascondere le prime rughe di quel volto, che nel bistro degli occhi ci ricorda da vicino l’attrice del circo, quale era riuscita coi suoi vezzi ad ammaliare il grande imperatore. […] Quella non è nè la sacra offerta di due devoti monarchi al Re dei re; nè la celebrazione gioiosa di uno storico avvenimento; ma un quadro di colore, un pannello della più smagliante decorazione, destinato sopra tutto allo stupore degli occhi ed alla esaltazione dello spirito».
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