lunedì
16 Giugno 2025

337 – San Vitale e l’incantamento trascendentale

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337) ALIETO BENINI ABSIDE SAN VITALELungo il corso degli anni sono state scritte moltissime guide di Ravenna, alcune con l’intento di condurre il visitatore alla scoperta della città e delle sue principali meraviglie, altre con lo scopo di presentare un singolo monumento, con il desiderio di descriverne al meglio la grande bellezza. Tra queste piccole “monografie” non va dimenticato l’opuscolo che Alieto Benini ha dedicato alla Basilica di San Vitale, un testo a tratti poetico, edito per le Arti Grafiche di Ravenna. Descrivendo i mosaici del catino absidale l’autore pare scegliere con particolare cura le parole: «Un altro linguaggio parlano i mosaici absidali, ove domina la solennità ieratica, il tema liturgico, l’incantamento trascendentale. […] Cristo giovane siede padrone del mondo e offre il premio di gloria al martire assunto in Paradiso; Ecclesio nella tunica palmata, insignito di pallio, regge il modellino del tempio; S. Vitale nel ricco manto di seta protende le mani velate. S. Vitale ed Ecclesio sono introdotti ritualmente da due arcangeli. Fine ed aristocratica la testa del santo, massiccia ed energica quella di Ecclesio, malinconica ad astratta quella del Redentore dai grandi occhi dilatati e fissi, tipicamente bizantini. Suolo paradisiaco sparso di gigli e rose su cui si dilatano i quattro fiumi nascenti dal centro. La teofania dei personaggi sacri appare come sospesa tra cielo e terra, immersi nell’atmosfera aurea del fondo che toglie ogni senso di limite. Balenano in alto nubi di porpora e azzurro».

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