Il Cardinale Giulio Alberoni, legato di Romagna dal 1735 al 1739, fu una figura di rilievo per la storia di Ravenna. Grazie a lui furono portate a termine importanti opere idrauliche come la deviazione dei fiumi Ronco e Montone e lo scavo del canale Corsini, così chiamato in onore del Pontefice Clemente XII. Tuttavia, prima di venire in Romagna e di compiere queste grandi opere aveva avuto modo di esprimere al Cardinal Bartolomeo Massei, che lo aveva preceduto nello stesso incarico, tutto il suo disappunto per questa nomina: «Suppongo non ignorerà Vostra Eminenza aver combattuto dieci giorni continui per non andare Legato di Romagna. L’ambizione, se ne ho avuto, deve essere soddisfatta. L’interesse non mi ha mai dominato, e sarebbe gran pazzia la mia se, avendo ricusato, o non avendo voluto pescare in alto mare, mi venisse voglia di pescare in una pozzanghera. […] Vado a governare popoli queruli, ed insolenti nella loro connaturale infingardaggine, a’ quali non mancano procuratori in Roma senza numero per essere assistiti nella loro irregolare condotta. Tali assistenze li rendono baldanzosi e temerari, e non ànno vergogna di dire che è in loro potere il fare rimovere dalla Legazione il Legato. Questo però non mi spaventa, perché il giorno che uscirò alla Legazione, ne darò al Signore Iddio infinite grazie. Nel tempo che vi starò, farò la Giustizia senza il minimo riguardo, e rispetto umano, e può essere che la Provvidenza mi abbia riservato a fare le giuste altrui vendette…».
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